Parla l'esperto

Il ritorno Burioni: "Vaccino Covid e antinfluenzale da fare insieme"

Il virologo pesarese espone in diretta tv gli ultimi aggiornamenti in tema di vaccini e mascherine.

Il ritorno Burioni: "Vaccino Covid e antinfluenzale da fare insieme"
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In collegamento da casa, leggermente febbricitante e con qualche colpo di tosse, il virologo Roberto Burioni è intervenuto nella prima puntata della 20esima stagione di "Che tempo che fa", intervistato da Fabio Fazio sul tema dei vaccini e dell'utilizzo della mascherine al chiuso ora che il numero dei contagi è tornato a risalire.

Burioni fa la quarta dose e poi si prende il Covid-19

Non presente in studio come suo solito, il virologo Roberto Burioni ha voluto comunque partecipare alla prima puntata della 20esima edizione di "Che tempo che fa", tramite collegamento da casa. Il motivo è molto semplice:

"Erano due anni e mezzo che mi aspettava il virus per colpirmi e alla fine ci è riuscito".

L'immunologo pesarese, quindi, è risultato positivo al Covid-19.

"Il vaccino fa sì che io possa essere qui a casa. Ho un po' di febbre, tosse e mal di testa, questa voce alla Barry White, però, tutto sommato, sperando che le cose finiscano bene, una malattia che non è particolarmente grave. Questo è grazie al vaccino".

Un contagio giunto esattamente una settimana dopo aver fatto la quarta dose di vaccino:

"La scorsa settimana ho fatto la quarta dose e questo penso sia stato importante per far sì che la mia malattia sia stata lieve. Nonostante ciò dobbiamo prendere atto di una cosa: lo scenario è completamente cambiato rispetto a quello dell'anno scorso con l'arrivo della variante Omicron 1 e 2 prima e poi con la variante Omicron 5, quella che io, molto probabilmente mi sono preso".

Il punto sui vaccini

Fabio Fazio, conduttore di "Che tempo che fa", quindi, ha colto la palla al balzo per fare a Burioni la prima domanda scottante:

"Possiamo dire che il vaccino non protegge più dall'infezione?".

L'immunologo 59enne ha quindi risposto:

"No, il vaccino non ha più una grande efficacia per proteggere contro le infezioni. Con le varianti fino alla Delta aveva una notevole efficacia nel farlo e quindi aveva un senso rendere obbligatorio il vaccino per i sanitari, aveva senso il Green Pass. Io stesso sono l'esempio di questo fatto, perché la scorsa settimana ho fatto proprio la quarta dose col vaccino più aggiornato e purtroppo ho contratto la malattia. Detto ciò, il vaccino è altamente efficace ad evitare le conseguenze gravi del Covid-19. Abbiamo un virus che è contagiosissimo e quindi dobbiamo proteggerci".

L'attuale situazione, quindi, è la seguente: un virus molto contagioso che riesce in qualche modo a bucare le difese del vaccino, che però ci protegge da forme gravi della malattia.

Il punto sulle mascherine

Alla luce dell'aumento dei contagi e dell'indice Rt tornato sopra l'1%, Fabio Fazio chiede a Burioni se togliere le mascherine, quantomeno al chiuso, sia stata una buona idea.

"Diciamo due cose - afferma il virologo pesarese - La prima è che noi con questo virus dobbiamo conviverci. A meno di vaccini miracolosi, che al momento non vediamo all'orizzonte, questo virus è il quinto coronavirus che interessa all'uomo. In questo momento non possiamo pensare a nuovi lockdown o a nuove chiusure. Dobbiamo accettare il fatto che questo virus circoli e che l'approccio alla cinese non funziona non solo perché è molto dannoso per l'economia, ma anche perché inevitabilmente questo virus è molto contagioso.

Questo però significa due cose: il primo è far sì che questo muro di immunità che ci protegge dalle conseguenze gravi sia il più forte possibile e questo lo possiamo fare con i vaccini. Poi, in generale, dobbiamo ricordare che una malattia così contagiosa, anche se causa una sindrome lieve, tuttavia può portare a dei gravi danni, non tanto al singolo, quanto alla collettività. Io domani non andrò in ospedale, non farò lezione. Se si contagiano un gran numero di guidatori di autobus allora il trasporto pubblico si ferma, così come può succedere anche nelle scuole.

Allora penso: io ho un'auto decappottabile, la legge mi consente di tenere aperto il tetto quando piove forte, però in generale non lo faccio. Allora chiaramente dobbiamo agire con il buon senso: quando la mascherina non crea particolare disagio e quando siamo in zone affollate o al chiuso, come teatri, cinema, treni, metropolitane e aerei, la mascherina la porto. Penso che sia una cosa di buon senso e questo non vale solo per il Covid-19, ma anche per tutte le infezioni. Io vorrei anche invitare soprattutto chi sta male a non andare a lavorare: state a casa, perché questo vale come regola generale".

Vaccino antinfluenzale e quarta dose

Come ultimo punto, Fazio domanda a Burioni:

"A proposito di influenza, molti chiedono se il vaccino antinfluenzale è da fare insieme alla quarta dose contro il Covid-19, a quanti mesi la quinta dose dalla quarta o se è meglio aspettare nuovi vaccini?".

Il virologo 59enne su questi punti è chiaro:

"Per quanto riguarda nuovi vaccini assolutamente no. La cosa migliore è quella di fare subito la quarta dose o la terza dose, quest'ultima fondamentale perché solo due vaccini non sono particolarmente efficaci nel proteggere contro queste due nuove varianti. Devono essere passati quattro mesi o dall'ultima dose o dalla diagnosi di Covid-19.

Per quanto riguarda il vaccino antinfluenzale, senz'altro è da fare, è consigliabile anche se non ha una protezione altissima in generale. L'influenza non è poi proprio una passeggiata quando si contrae. Quindi è meglio essere protetti, per quanto possibile, anche contro questo altro virus".

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