Benzina e diesel, la tregua è durata pochissimo: perché i prezzi tornano a salire
La decisione del Governo di sospendere le accise per 30 giorni ha portato "benefici" solo per poco tempo: già da settimana scorsa i rialzi.
L'illusione (perché così al momento la si deve chiamare) è durata davvero poco: il prezzo di benzina e gasolio ha già ripreso a salire. Dopo il taglio delle accise, con la decisione del Governo di sospendere per 30 giorni alcune accise e la conseguenza di aver visto scendere i prezzi per 25 centesimi al litro, ora i prezzi hanno di nuovo cominciato la loro (ri)salita.
I prezzi con un bel sospiro di sollievo (anche se in realtà ancora ben al di sopra dei prezzi di mesi fa) per i milioni di pendolari della mobilità su gomma si erano assestati attorno al 1,7 euro al litro. Ma oggi tornano ad avvicinarsi a 2 euro.
Benzina e diesel, perché i prezzi risalgono
Tutta colpa dei capricci del mercato petrolifero (il Brent) dove le quotazioni hanno portato la conseguenza che la benzina è "lievitata" di 6 centesimi al litro, il gasolio di 10 centesimi. Il weekend si era poi chiuso con il Brent a 117 dollari, un prezzo che ora sta inevitabilmente condizionando i prezzi alla pompa della nuova settimana. Un riscontro che è stato "fotografato" dall'Osservatorio Prezzi del Ministero dello Sviluppo Economico.
Tra le principali cause del fenomeno, la guerra tra Russia e Ucraina e la generale instabilità a livello globale, che fa decollare il prezzo del petrolio e genera speculazioni nei mercati.
Prezzi subito aumentati, situazione critica in tutta Italia
La situazione è critica in tutta Italia. Da Bergamo a Napoli, l'occhio al tabellone dei prezzi sta facendo ritornare tutto nelle sconforto e provocando numerose arrabbiature sui social. Arrabbiature fatte proprie anche dalle associazioni di categoria che chiedono una "nuova" svolta.
Anche perché alcune associazioni hanno rilevato aumenti ancor più allarmanti di quelli riportati dall'osservatorio: il prezzo medio della benzina è assestato a 1,842 euro/litro, +11 centesimi rispetto a venerdì scorso, con il diesel self a 1,833 euro/litro, +21 centesimi rispetto a venerdì.
A dare l'allarme, come racconta Prima Bergamo, è stato anche Renato Mora, presidente del gruppo benzinai Ascom Confcommercio Bergamo e gestore di un distributore:
"I prezzi sono tornati a salire. Faccio peraltro notare che la misura governativa relativa al taglio di 30,5 centesimi fino al 21 aprile su ogni litro di carburante non è da interpretare come un prezzo bloccato, bensì come una riduzione dell’importo che ogni giorno viene stabilito dalle compagnie petrolifere e imposto alle pompe. In questo momento le aziende si comportano in maniera differente, anche perché nessuno ha imposto un tetto massimo per contenere il fenomeno".
"Petrolio e gas vengono continuamente scambiati a prezzi elevati ed è altamente probabile che assisteremo a continui aumenti sul costo del carburante.Non possiamo fare altro che stare alla finestra, ma nel contempo speriamo che venga dimostrato senso di responsabilità verso i consumatori e i gestori, tenuto conto che rappresentiamo l’ultimo anello della catena".