Benzina al self service a 2,7 euro al litro in Autostrada a Ferragosto
Segnalato a Ferragosto sull'Autostrada A8: chiesto un intervento della Finanza
I cartelloni con i prezzi medi del carburante, che avrebbero dovuto evitare rincari e speculazioni, non hanno al momento sortito effetti. Almeno a giudicare dall'ultima segnalazione arrivata sui prezzi shock della benzina, segnalata a 2,7 euro al litro (in modalità self service) sull'Autostrada A8 Milano-Varese.
Benzina al self service a 2,7 euro al litro: il prezzo shock in Autostrada
Che in Autostrada il prezzo della benzina sia più alto è il segreto di Pulcinella. Tutti lo sanno e se ne fanno una ragione. Ma in questo caso si va ben oltre ogni immaginazione. Sì, perché pensare di pagare 2,7 euro un litro di "verde", peraltro in modalità self, è davvero fuori dalle logiche.
Anche perché la media è decisamente più bassa, come ha spiegato anche Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, la media è molto più bassa, circa il 35% in meno (2,017 euro al litro). E, effettivamente, a guardare il cartello "incriminato" non si capisce perché in altri tre distributori sulla stessa tratta il prezzo sia decisamente più basso.
Segnalazione alla Guardia di Finanza
L'associazione a tutela dei consumatori ha presentato anche una segnalazione in merito alla Guardia di Finanza, per comprendere se sia possibile un incremento del genere sui prezzi.
I cartelloni con i prezzi medi non stanno funzionando
Dall'1 agosto 2023 è entrato in vigore l'obbligo per i distributori di carburante di esporre i prezzi medi regionali di benzina, diesel, metano e Gpl, voluto dal Governo per scongiurare i picchi verso l'alto. Ma gli effetti non si vedono, almeno per ora. Come ogni estate, infatti, i costi sono saliti e continuano a farlo.
Chi decide il prezzo della benzina e quanto guadagna il distributore
Ma chi decide il prezzo della benzina? E quanto ci guadagna chi gestisce il singolo impianto?
Come aveva spiegato qualche tempo fa Giuseppe Sperduto, presidente Faib (Federazione autonoma italiana benzinai) della Confesercenti, il prezzo del carburante non è compito del gestore. Gli impianti sono per la maggior parte informatizzati: dunque la compagnia petrolifera (o il privato) trasmette al gestore l'aumento o la diminuzione del prezzo giornaliero.
Il gestore, poi, guadagna 3 centesimi al litro qualunque sia il prezzo praticato. E dunque anche quelli con il prezzo più alto non sono felicissimi, dato che non guadagnando in percentuale rischiano di vedere ridotto il numero di clienti e dunque i loro introiti...