il virus che non arretra

Balzo contagi Covid, salgono ricoveri e intensive: sì, ma quanto?

Si torna a parlare di un richiamo vaccinale in autunno.

Balzo contagi Covid, salgono ricoveri e intensive: sì, ma quanto?
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Il picco, si è detto, dovrebbe arrivare verso la metà di luglio, ma la situazione sta già diventando critica. Anche se la soglia di allerta è ancora lontana. L'ondata estiva del Covid - la prima dopo due anni in cui ci eravamo abituati alla bella stagione che "cacciava" il virus - è nel suo momento di boom e i contagi crescono a dismisura. Quelli ufficiali, perché ci sono anche tantissime persone che con sintomi leggeri non fanno i tamponi e quindi portano in giro il virus.

Balzo contagi Covid, salgono ricoveri e intensive

I numeri di martedì 28 giugno 2022 dicono di 83.555 nuovi casi in Italia, quattro volte l'incremento del giorno precedente (che però era figlio dei dati domenicali, da sempre più bassi). Scende però l'indice di positività, che passa dal 24 al 12%. Ma sale il tasso di occupazione delle terapie intensive, che raggiunge il 3% (+1%), lo stesso di un anno fa (quando però la variante che circolava era molto meno contagiosa). La soglia di allerta del 10% è comunque ancora lontana.

Triplicati invece rispetto a dodici mesi fa i ricoveri ordinari, che passano dal 3 al 9%.

Contagi mai così alti da mesi

I contagi, dunque, crescono in maniera vertiginosa. Bisogna fare un salto all'indietro nel tempo sino al 22 marzo 2022 per trovare un numero vicino a quota centomila (96.365), mentre per il superamento delle sei cifre si era verificato l'ultima volta l'8 febbraio 2022 (101.864). Di questo passo però siamo destinati a tornare brevemente su quelle cifre, data l'elevatissima contagiosità di Omicron 5.

Il problema dei positivi inconsapevoli

Si torna a parlare, poi, dei positivi inconsapevoli. Pur altamente contagiosa, infatti, l'ultima variante sembrerebbe dare sintomatologia lieve, simile a un forte raffreddore, anche se qualcuno deve fare i conti con un paio di giorni di febbre a 38°.

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Tanti, però, in questi giorni, si stanno curando a casa e passata la sintomatologia si ritengono liberi, non avendo nemmeno effettuato il tampone d'ingresso. Una situazione che potenzialmente può diventare esplosiva, corroborata dal decadimento dell'obbligo di indossare la mascherina e dal calo di efficacia dei vaccini, passati oramai mesi dall'ultimo richiamo. Per questo motivo rischiamo davvero di trovarci con decine di migliaia di positivi in più al giorno in brevissimo tempo.

Vaccino in autunno?

Proprio per questo si torna a parlare di un nuovo richiamo vaccinale per l'autunno. Un'ipotesi che il ministro della Salute Roberto Speranza considera da tempo molto attuabile e che ha trovato sponda anche in Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, che ha ipotizzato una nuova vaccinazione soprattutto per gli over 50 con la fine della bella stagione. Anche perché probabilmente in quei giorni potremo avere a disposizione un siero adattato alle nuove varianti, che potrebbe permetterci di affrontare l'autunno e l'inverno con un po' più di serenità.

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