Intervento da record

Pensa che sia una cisti, invece è un tumore da 19 chili: salvata dai medici

La paziente accusava dolori addominali, ma sapendo della presenza della cisti non ci faceva più neppure troppo caso. Sino alla scoperta shock

Pensa che sia una cisti, invece è un tumore da 19 chili: salvata dai medici
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Pensava fosse una cisti ovarica, e invece aveva un tumore delle incredibili dimensioni di 19 chili. E per fortuna i medici dell'ospedale Sant'Anna di Torino se ne sono accorti, salvandole letteralmente la vita. La paziente, sembra davvero incredibile a dirsi, ora sta bene, grazie all'ennesimo intervento da record avvenuto in Italia, sempre più all'avanguardia nella cura dei tumori.

Pensa che sia una cisti, invece è un tumore da 19 chili

La donna sapeva di avere una cisti ovarica di 7 centimetri dal 2019, ma sapeva anche che era priva di caratteristiche di malignità. E dunque ha pensato che quel dolore pelvico a cui oramai era quasi assuefatta fosse conseguenza di quella "presenza". Fino a quando  non ha sentito un dolore troppo forte e si è presentata per una visita all'osservazione dei ginecologi dell'ospedale Sant'Anna di Torino.

E quello che i medici hanno scoperto ha davvero dell'incredibile: i controlli hanno portato alla scoperta di una voluminosa massa pelvica delle dimensioni di circa 40 centimetri e del peso di 19 chilogrammi che occupava l’intero addome.

L'operazione d'urgenza

A quel punto non c'era più tempo da perdere. L’équipe del dottor Saverio Danese (Direttore della Ginecologia e Ostetricia 4 dell’ospedale Sant’Anna) ha ricoverato la donna con procedura d’urgenza e  ha eseguito le indagini imaging e sierologiche che confermavano la pertinenza ovarica della lesione. A quel punto si è deciso di intervenire in urgenza. L’intervento chirurgico di asportazione di una massa tumorale di 19 chili è stato portato a termine con successo dai dottori Saverio Danese e Mario Guido Nicolosi, con il supporto della dottoressa Lucia Urti, dell’équipe anestesiologica della dottoressa Simona Quaglia.

La tecnica utilizzata è la laparotomia standard, poiché per tali dimensioni e volume è l'unica che possa permettere l'asportazione completa e sicura della stessa nell'ipotesi che potesse essere un tumore ovarico. L’esame anatomo - patologico effettuato ha confermato la presenza di una neoplasia mucinosa ovarica al primo stadio.

I tumori ovarici

La possibilità di sopravvivenza a 5 anni per i tumori ovarici agli stadi iniziali è del 75 – 95%, mentre la percentuale scende al 40% per tumori diagnosticati in stadio molto avanzato, pertanto i medici affermano con grande soddisfazione che l’integrazione dei metodi diagnostici e l’intervento immediato hanno cambiato nettamente la prognosi della paziente restituendole un’ottima qualità della vita.

I precedenti

Come detto si tratta dell'ennesimo intervento d'eccellenza avvenuto di recente in Italia, e Torino è spesso terra di "miracoli" (medici). L'ultimo episodio risale proprio a pochi giorni fa e ha visto protagonista la giovane Cristina Jovanovic, che era affetta da un tumore maligno aggressivo, un sarcoma del torace, una massa che sta crescendo al centro del petto comprimeva metà del polmone sinistro e il cuore. Cristina però ha voluto lo stesso diventare mamma e non solo è riuscita a partorire, ma poche settimane più tardi il cancro è stato estirpato.

Cristina Jovanovic

Pochi giorni fa vi avevamo raccontato di una donna che all'improvviso aveva iniziato a ingrassare, passando in brevissimo tempo da 78 a 120 chili.  Poi la scoperta shock: l'aumento di peso era dovuto a una massa tumorale di ben 42 chilogrammi, che è stata rimossa con un intervento eccezionale alla Mangiagalli di Milano.

Un'altra operazione da record è avvenuta sempre poche settimane fa al Bambino Gesù di Roma. Qui una bambina di dieci mesi e del peso di 8 chili è stata sottoposta all'asportazione di un tumore da 2 chili, in pratica un quarto del suo peso.

Precedentemente un'altra operazione da record - che per molti versi assomiglia a quella della giovane mamma torinese - era stata eseguita al Policlinico San Marco di Zingonia (Bergamo), dove una donna di 55 anni era stata sottoposta all'asportazione di una massa tumorale da 8 chili all'addome.

La massa tumorale, della grandezza di 50 centimetri per 25 centimetri, occupava totalmente l’addome della donna, schiacciando lo stomaco, i reni, il fegato e la vescica, oltre ai vasi sanguigni principali. La diagnosi arrivò nel  2021 quando la donna notò una protuberanza al centro dello stomaco.

Anche il decorso post-operatorio è stato eccezionale: dopo soli quattro giorni di ricovero la donna è stata dimessa dall'ospedale ed è tornata a casa.

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