Da prima Firenze

Apre la finestra di casa e spara agli uccellini davanti all'asilo

Una vicenda tanto assurda, quanto pericolosa e crudele, che arriva da Grosseto

Apre la finestra di casa e spara agli uccellini davanti all'asilo
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Una scena surreale: un uomo, alla periferia di Grosseto, ha caricato il suo fucile, si è affacciato alla finestra di casa e ha iniziato a sparare agli uccellini, utilizzando un fucile ad aria compressa. Ad accorgersene sono stati i vicini di casa che hanno chiesto l’intervento dei carabinieri. 

Una situazione resa ancor più pericolosa dal fatto che nella stessa direzione di sparo c'era anche un asilo. E, infatti, la carcassa di un bestiola è stata proprio recuperata all'interno del cortile della scuola dell'infanzia.

Spara agli uccellini dalla finestra

Ha iniziato a sparare agli uccellini dalla finestra di casa. Ha usato n fucile ad aria compressa ma i carabinieri forestali e quelli della stazione di Campagnatico sono stati avvisati e sono intervenuti interrompendo l'attività.

Come spiega Prima Firenze, i militari hanno constatato che l'uomo aveva aveva sparato diversi colpi in direzione di alcuni volatili. Ma la direzione in cui i colpi sono stati esplosi non coincideva soltanto con la traiettoria dei poveri animali, bensì con un asilo, situato proprio nei pressi dell'abitazione.

Ed è proprio nel cortile della materna che i carabinieri hanno trovato due uccelli, uno morto e l'altro ferito. Gli animali sono stati recuperati, quello ancora in vita dato in custodia ai veterinari del servizio Sos animali.

L'assurda reazione

Ciò che maggiormente lascia sgomenti, è che l’uomo sembrava non rendersi conto di ciò che aveva fatto. A quel punto i carabinieri si sono accertati dei numerosi colpi sparati con il fucile.

I carabinieri forestali hanno provveduto a ritirare il fucile (arma di libera vendita, ma pur dotata di una discreta capacità offensiva e soggetta ad un corretto e lecito utilizzo) ad aria compressa corredato da circa 100 pallini all’uomo, oltre a un adattatore utilizzato per lo sparo ai volatili. Sono in corso di valutazione le violazioni commesse.

Il precedente analogo: il ciclista che dalla finestra ha ucciso il gatto del ministro

E se questo gesto vi sembra assurdo - oltre che pericoloso e crudele - è bene sapere che, incredibilmente, vi sono stati altri recenti casi simili. Lo scorso giugno 2022, Antonio Tiberi, giovane campione di ciclismo di 21 anni, si è beccato una multa da 4mila euro per aver sparato e ucciso un gatto con una carabina ad aria compressa. Il povero felino apparteneva a Federico Pedini Amati, ossia il Ministro al Turismo di San Marino, comune dove lo sportivo risiedeva.

Federico Pedini Amati

Il Ministro, nonché ex Capitano Reggente della Repubblica di San Marino (ossia ex Capo dello Stato), aveva segnalato agli inquirenti che qualcuno aveva ucciso il gatto che aveva adottato, trovato senza vita con un colpo di proiettile nel capo.

Gli investigatori hanno scoperto che a sparare era stato il giovane ciclista 21enne Antonio Tiberi, bronzo agli Europei del 2018 e oro nella cronometro juniores ai Mondiali 2019.

Il ciclista Antonio Tiberi

Il giovane, italiano, ma con la residenza a San Marino (attratto come altri sportivi da un regime di tasse agevolate introdotto a fine 2020 dal Governo in carica con la legge "residenze atipiche"), una settimana prima dei fatti aveva comprato una carabina ad aria compressa, l'arma con cui poi, affacciandosi dalla finestra della sua abitazione, aveva sparato al gatto del Ministro, uccidendolo.

A seguito della sentenza era intervenuto pubblicamente anche Pedini Amati, proprietario della bestiola uccisa.

"Il gatto non dava fastidio a nessuno. Era con noi da tanto tempo. Mia figlia Lucia, tre anni, lo adorava. Non si può ammazzare un animale domestico e cavarsela con 4.000 euro di multa. Ho apprezzato che il ragazzo abbia ammesso il fatto, detto questo non abbiamo bisogno di dare la residenza a queste persone".

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