A San Marino

Ciclista spara e uccide il gatto del ministro: "Toglietegli la cittadinanza"

Il ciclista Antonio Tiberi, 21 anni, si è beccato una multa da 4mila euro, ma per il ministro Federico Amati sarebbe necessario qualcosa di più

Ciclista spara e uccide il gatto del ministro: "Toglietegli la cittadinanza"
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Un fatto avvenuto lo scorso giugno 2022 e che solo oggi ha raggiunto il suo epilogo. Antonio Tiberi, giovane campione di ciclismo di 21 anni, si è beccato una multa da 4mila euro per aver sparato e ucciso un gatto con una carabina ad aria compressa. Il suo colpo, però, non ha tolto la vita ad un animale qualsiasi: il felino apparteneva infatti a Federico Pedini Amati, ossia il Ministro al Turismo di San Marino.

Ciclista spara e uccide il gatto di un ministro di San Marino

E' una storia particolarmente curiosa quella che ha visto come protagonisti il ciclista Antonio Tiberi e il gatto del Ministro al Turismo di San Marino, Federico Pedini Amati.

Come raccontato dal Corriere della Sera, l'origine dei fatti, da cui poi è scaturita anche un'inchiesta penale, si è verificata nel giugno della scorsa estate quando il Ministro, nonché ex Capitano Reggente della Repubblica di San Marino (ossia ex Capo dello Stato), aveva segnalato agli inquirenti che qualcuno aveva ucciso il gatto che aveva adottato, trovato senza vita con un colpo di proiettile nel capo.

Il Ministro al Turismo di San Marino, Federico Pedini Amati

Fin da subito è partita un'indagine giudiziaria che, dopo alcuni mesi, è riuscita ad individuare il responsabile. Gli investigatori, infatti, hanno scoperto che a sparare era stato il giovane ciclista 21enne Antonio Tiberi, bronzo agli Europei del 2018 e oro nella cronometro juniores ai Mondiali 2019.

Il ciclista Antonio Tiberi

Dalle indagini si è venuto a sapere che quest'ultimo, italiano, ma con la residenza a San Marino (attratto come altri sportivi da un regime di tasse agevolate introdotto a fine 2020 dal Governo in carica con la legge "residenze atipiche"), una settimana prima dei fatti aveva comprato una carabina ad aria compressa, l'arma con cui poi, affacciandosi dalla finestra della sua abitazione, aveva sparato al gatto del Ministro, uccidendolo.

Davanti al giudice, in un interrogatorio svoltosi lo scorso novembre, il giovane ciclista aveva ammesso le proprie colpe spiegando però di non avere avuto alcuna intenzione di uccidere l’animale. Antonio Tiberi, infatti, voleva solo misurare la capacità di tiro della carabina, convinto che per il gatto quell'arma non fosse letale.

Multa da 4mila euro, ma qualcuno chiede di toglierli la residenza

Dopo quanto accaduto, nei confronti di Antonio è scattata una multa da 4mila euro. Per il ciclista 21enne, la sanzione pecuniaria, però, rappresenta una sorta di sospiro di sollievo dato che, come sancito dal codice penale di San Marino, per "chiunque sottopone gli animali a strazio", si può anche arrivare all'arresto di secondo grado. Diversamente dalla Repubblica sanmarinese, nel nostro Paese Antonio Tiberi avrebbe affrontato il 544 bis che, oltre al rischio di doversi allenare in cyclette per un certo periodo, prevede per "chiunque cagiona la morte di un animale, per crudeltà o senza necessità" la pena "di reclusione da quattro mesi a due anni".

A seguito della sentenza per il giovane ciclista, è intervenuto pubblicamente anche il Ministro del Turismo di San Marino, Federico Pedini Amati. Quest'ultimo ha infatti fatto sapere che la multa da 4mila euro rappresenti una condanna di non così particolarmente severa e che, per questo motivo, sia forse necessario intervenire togliendogli la residenza dalla Repubblica sanmarinese:

"Il gatto non dava fastidio a nessuno. Era con noi da tanto tempo. Mia figlia Lucia, tre anni, lo adorava. Non si può ammazzare un animale domestico e cavarsela con 4.000 euro di multa. Ho apprezzato che il ragazzo abbia ammesso il fatto, detto questo non abbiamo bisogno di dare la residenza a queste persone".

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