Le regole Covid ancora in vigore oggi
Dalle mascherine alle quarantene, dalle scuole al Green pass: come dobbiamo comportarci oggi.
La Gran Bretagna è soltanto l'ultimo dei Paesi (europei e non) che annuncia la rinuncia alle regole e alle restrizioni anti-Covid. Dal 24 febbraio nel Regno Unito la pandemia sarà trattata in modo endemico. E in Italia, quando ci arriveremo? Difficile dirlo, anche se il Governo sta valutando una road map di uscita dalle restrizioni, annunciata dal premier Mario Draghi e che dovrebbe essere ufficializzata nel giro di pochi giorni.
Le regole anti-Covid in Italia: le mascherine
Dunque, in attesa delle modifiche e della caduta delle restrizioni, riepiloghiamo le regole in vigore a oggi, a partire dalle mascherine.
- Mascherine all'aperto: nessun obbligo di indossarle, ma bisogna tenerle con sé e metterle in caso di assembramento (la regola è cambiata dall'11 febbraio)
- Mascherine al chiuso: sempre da indossare. Nei giorni scorsi il ministro della Salute Roberto Speranza ha dichiarato che a suo giudizio dovremo tenerle ancora a lungo.
La quarta dose
Anche sulla quarta dose l'Italia ragiona diversamente dal resto del mondo. Soltanto Israele sinora ha dato il via alla campagna, e dall'1 marzo anche noi lo seguiremo. Si partirà dagli immunodepressi, ma al momento si sta ragionando anche sulla possibilità di un richiamo per tutti a partire dall'estate. Così almeno ha detto il ministro Speranza:
"A marzo parte la quarta dose per gli immunocompromessi, ma dovremo valutare il richiamo per tutti dopo l’estate. È da considerare probabile, perché il virus non stringe la mano e se ne va per sempre. Purtroppo".
Obbligo vaccinale
Dall'1 febbraio per gli over 50 è scattato l'obbligo vaccinale, che durerà sino al 15 giugno. Per chi non si adegua le multe sono di 100 euro una tantum. Anche se al momento non sono ancora partite perché manca il parere del Garante della privacy sulla diffusione degli elenchi dei No vax.
Dal 15 febbraio gli ultracinquantenni devono essere in possesso del Super Green pass per potersi presentare sul posto di lavoro.
Cinema, teatri, stadi e discoteche
Da qualche settimana si è tornati a ballare e gli stadi si sono nuovamente riempiti. Vediamo la situazione attuale.
- Gli stadi: dallo scorso fine settimana capienza allargata al 75% del totale. Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha parlato di un'apertura al 100% a partire da aprile, ma forse anche prima, per la partita della Nazionale contro la Macedonia a Palermo, semifinale dei playoff per i Mondiali, in programma il 24 marzo.
- Le discoteche: dall'11 febbraio hanno riaperto le discoteche. Per entrare occorre avere il Super Green pass ed è necessario indossare la mascherina. Si può toglierla per ballare in pista.
- Cinema e teatri: dal 10 marzo si potrà tornare a consumare cibi e bevande. Continua l'obbligo di indossare la mascherina Ffp2.
Le scuole
Con il 7 febbraio sono cambiate anche le regole per le scuole. La Dad scatta con più di quattro casi per materne ed elementari, con più di due per medie e superiori. Per il rientro è sufficiente il tampone fai da te. Vediamo insieme le regole classe per classe
Scuola dell’infanzia – Servizi educativi per l’infanzia
Fino a quattro casi di positività nella stessa sezione/gruppo classe, l’attività educativa e didattica prosegue in presenza per tutti.
È previsto l’utilizzo di mascherine Ffp2 da parte dei docenti e degli educatori fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso di positività
In caso di comparsa di sintomi, è obbligatorio effettuare un test antigenico (rapido o autosomministrato) o un test molecolare. Se si è ancora sintomatici, il test va ripetuto al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto.
Con cinque o più casi di positività nella stessa sezione/gruppo classe l’attività educativa e didattica è sospesa per cinque giorni.
Scuola primaria
Fino a quattro casi di positività nella stessa classe le attività proseguono per tutti in presenza con l’utilizzo di mascherine Ffp2 (sia nel caso dei docenti che degli alunni sopra i 6 anni) fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso di positività.
In caso di comparsa di sintomi, è obbligatorio effettuare un test antigenico (rapido o autosomministrato) o un molecolare. Se si è ancora sintomatici, il test va ripetuto al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto.
Con cinque o più casi di positività nella stessa classe i vaccinati e i guariti da meno di 120 giorni o dopo il ciclo vaccinale primario, i vaccinati con dose di richiamo e gli esenti dalla vaccinazione proseguono l’attività in presenza con l’utilizzo della mascherina ffp2 (sia nel caso dei docenti che degli alunni sopra i 6 anni) fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso di positività.
Per la permanenza in aula è sufficiente la certificazione verde, controllata tramite App mobile.
Per gli altri alunni è prevista la didattica digitale integrata per cinque giorni.
Scuola secondaria di I e II grado
Con un caso di positività nella stessa classe l’attività didattica prosegue per tutti con l’utilizzo di mascherine ffp2
Con due o più casi di positività nella stessa classe i vaccinati e i guariti da meno di 120 giorni o dopo il ciclo vaccinale primario, i vaccinati con dose di richiamo e gli esenti dalla vaccinazione proseguono l’attività in presenza con l’utilizzo di mascherine ffp2.
Per la permanenza in aula è sufficiente la certificazione verde, controllata tramite App mobile.
Per gli altri studenti è prevista la didattica digitale integrata per cinque giorni.
Il Green pass
Ci sono due tipologie di Green pass: quello base (da tampone, valido 48 ore per un antigenico e 72 per un molecolare) e quello rafforzato (da vaccino o guarigione).
- Super Green pass: dal 10 gennaio è necessario il certificato rafforzato (da vaccino o guarigione) per salire sui mezzi pubblici (anche del trasporto locale e per quello scolastico per gli over 12), accedere ad alberghi, strutture ricettive, impianti di risalita, bar e ristoranti (anche all'aperto e al bancone), palestre, piscine, centri benessere, centri culturali e sociali, praticare sport di squadra, partecipare a feste conseguenti a cerimonie civili e religiose (matrimoni e battesimi). Ha durata illimitata per i vaccinati con tre dosi e per i vaccinati con due dosi che hanno poi contratto il Covid e sono guariti. Per tutti gli altri vale sei mesi.
- Green pass base: il Green pass base (da tampone molecolare o antigenico) è necessario per recarsi sul posto di lavoro e dall'1 febbraio per accedere a negozi e servizi (anche per andare in banca o in posta a ritirare la pensione).
E' il tema più divisivo, anche all'interno del Governo, con la Lega che spinge per l'abolizione tout court alla fine dello stato di emergenza, che scadrà il 31 marzo. Ma l'ultima proposta è stata bocciata dal resto della maggioranza di Governo.
Le quarantene
Per chi è vaccinato con tre dosi o guarito in caso di contatto stretto con un positivo non è più prevista la quarantena ma l'autosorveglianza (in caso di assenza di sintomi). Per i non vaccinati dal 5 febbraio la quarantena è stata ridotta da 10 a 5 giorni.
Il provvedimento - è importante chiarirlo - si applica a coloro che non hanno sintomi e la cessazione della quarantena sarà tale sono a seguito di un tampone negativo (antigenico o molecolare).
Per 10 giorni, poi, sarà comunque obbligatorio indossare la mascherina Ffp2.
La misura dei 5 giorni di quarantena nei casi di contatti stretti (ad alto rischio) con positivi si applica a:
- non vaccinati;
- quelli che non abbiano completato il ciclo vaccinale primario (ad esempio, abbiano ricevuto una sola dose di vaccino delle due previste);
- chi ha completato il ciclo vaccinale primario da meno di 14 giorni;
- quelli che abbiano completato il ciclo vaccinale primario o che siano guariti da precedente infezione da SARS-CoV-2 da più di 120 giorni senza aver ricevuto la dose di richiamo .
Rimangono invece come prima le norme per chi ha la terza dose, è guarito o ha fatto il vaccino negli ultimi 120 giorni. Per costoro le norme prevedono:
- Autosorveglianza di cinque giorni
- Obbligo di indossare la Ffp2 per 10 giorni
- Se non sono emersi sintomi non serve il tampone d'uscita
- In caso di sintomi è prevista l'effettuazione di un tampone alla prima comparsa e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al Covid 19.