Alla faccia di Covid e distanziamenti: ecco come sono ridotti a viaggiare i pendolari
Sta facendo discutere un video "esplicativo" della situazione reale dei pendolari nostrani. La denuncia arriva da alcuni viaggiatori piemontesi.
A denunciare una situazione decisamente pericolosa, in tempi di pandemia, sono stati alcuni pendolari piemontesi che nei giorni scorsi hanno viaggiato sulle linee Chivasso-Milano e Milano- Venezia: "Treni sovraffollati, qui il Covid non esiste". Uno spaccato che restituisce la difficile condizione dei viaggiatori nostrani e che non può far riflettere, soprattutto ora che la stagione fredda incalza e si registrano i primi aumenti di contagi in tutta la penisola.
Stipati come sardine sui treni: alla faccia del Covid
Come racconta Prima Chivasso, nella giornata di lunedì 25 ottobre 2021, il consigliere regionali del Pd, Alberto Avetta, e il vice presidente del Consiglio piemontese Mauro Salizzoni hanno sollevato la situazione drammatica che tutti i giorni vivono i pendolari della linea Torino-Aosta (ma che riflette quella di moltissime altre linee su tutto il territorio nazionale). Dopo aver effettuato la tratta stipati su vagoni affollatissimi, non hanno potuto non constatare che il posto giusto dove prendere il Covid19 è appunto il treno. E il problema non è certo confinato al solo Piemonte, la situazione è infatti speculare anche in altre regioni d'Italia.
A provocare lo sdegno peggiore è un video che non lascia spazio all'immaginazione. Nella ripresa effettuata in un vagone del treno Milano-Venezia, si possono vedere, come vi siano persone stipate ovunque: il mezzo era pericolosamente sovraffollato. Moltissime le persone che hanno viaggiato in piedi per tutta la tratta. Un viaggio certamente non corto per questo gruppo che, sempre su rotaia, aveva raggiunto Milano per poi saltare a bordo del Milano-Venezia.
"Treni sovraffollati, qui il Covid non esiste"
La comitiva di coraggiosi (e malcapitati) ha confermato come il treno sia un posto pericoloso in questo periodo di pandemia visto che la tanto decantata distanza di sicurezza pare un miraggio.
E ora che la quarta ondata sembra alle porte la situazione non può che preoccupare...