Dritte di Coldiretti

Albero di Natale vero o finto? Qual è quello più ecologico

Dettaglio inquietante: gli alberi artificiali impiegano oltre 200 anni prima di degradarsi nell’ambiente

Albero di Natale vero o finto? Qual è quello più ecologico
Pubblicato:

Ci siamo: il conto alla rovescia dicembrino è partito. I più fortunati avranno un calendario dell'avvento che li separa da questo Natale 2022, mentre gli altri dovranno tenere d'occhio il calendario. Certo è che - come da tradizione - l'8 dicembre, nelle case degli italiani, si fa l'albero. E in molti, in tema di sostenibilità ambientale, si sono posti la domanda se per l'ambiente sia meglio ricorrere a un abete finto oppure vero. Ebbene, a dispetto di quanto si possa essere tentati di credere, è l'albero vivente quello che fa meno danno al pianeta.

Albero di Natale vero o finto?

Coldiretti, negli anni, si spende per rendere il Natale degli italiani più sostenibile e rispettoso dell'ambiente:

"Un albero artificiale di circa 1,90 metri ha un’impronta di carbonio equivalente a circa 40 chili di emissioni di gas serra, che è più di 10 volte quello di un albero vero utilizzato dopo le feste come pellet per combustibile che però - se viene riciclato o coltivato in un vaso o in giardino - può avere emissioni trascurabili o addirittura negative. A determinare la maggior parte dell’impronta di carbonio dell’albero di plastica è la sua fabbricazione, a partire dal petrolio alla quale si aggiungono le emissioni industriali derivanti dalla produzione dell’albero e la spedizione per lunghe distanze prima di arrivare al negozio, se si tiene conto che la maggioranza ha origine in Cina a circa novemila chilometri di distanza dall’Italia. La maggior parte degli alberi finti sono in PVC, una plastica notoriamente difficile se non impossibile da riciclare perché richiede attrezzature speciali".

Dettaglio decisamente inquietante: gli alberi artificiali impiegano oltre 200 anni prima di degradarsi nell’ambiente.

Molto meglio, quindi, una scelta naturale:

"L’albero naturale italiano concilia il rispetto della tradizione con quello dell’ambiente a differenza delle piante di bassa qualità importate dall’estero che raggiungono l’Italia dopo un lungo trasporto con mezzi inquinanti. In Italia gli alberi naturali  sono coltivati soprattutto nelle zone montane e collinari in terreni marginali altrimenti destinati all’abbandono e contribuiscono a migliorare l’assetto idrogeologico delle colline ed a combattere l’erosione e gli incendi. Grazie agli alberi di Natale è quindi possibile mantenere la coltivazione in molte aree di montagna con il terreno lavorato, morbido e capace di assorbire la pioggia in profondità prima di respingerla verso valle evitando i pericoli delle frane, mentre la pulizia dai rovi e dalle sterpaglie diminuisce il pericolo d’incendi."

E per gli addobbi potete affidarvi alla scienza

Chiarito dunque che niente batte l'odore di abete, veniamo a un dettaglio che farà sorridere. Gli esperti ricercatori della Sheffield Univerisity Maths Society hanno progettato una formula per decorare l'albero perfetto.

Ovviamente, per chi vuole assicurarsi un Natale a impatto zero, anche le decorazioni possono essere fatte con materiali di riciclo e tanta fantasia.

Seguici sui nostri canali