lasciato nella culla per la vita

Adottato Enea, la nuova famiglia non sa nulla di lui: nuova data di nascita e nome

Una nuova vita con due genitori lombardi scelti dal Tribunale: cambiata anche la data di nascita

Adottato Enea, la nuova famiglia non sa nulla di lui: nuova data di nascita e nome
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L'avevamo detto, o meglio, avevamo riportato quanto aveva "predetto" sul caso del piccolo Enea - consegnato, non abbandonato, non ci stancheremo mai di dirlo, alla culla per la vita della Mangiagalli di Milano - Anna Lucchelli, presidente della Camera minorile di MilanoPer tutelare la sua privacy gli è stato cambiato il nome che la sua mamma biologica aveva indicato per lui. Inoltre, la famiglia che lo ha adottato, non sa che il piccolo che ha portato a casa è proprio quello finito su tutte le prime pagine dei giornali: non conosce nulla del suo passato. Tutte accortezze messe in campo per fare in modo che la privacy del piccolo sia tutelata al 100%.

Il piccolo Enea è stato adottato: con un nome differente

Il piccolo Enea, ha ora una famiglia e un nuovo nome. Come spiega Prima Milano, il Tribunale dei Minori ha indicato la famiglia che accoglierà questo fagottino - fra le cinque selezionate fra oltre 500 domande pervenuto. La scelta e caduta su una giovane coppia che vive in Lombardia che ha appena concluso l'iter per diventare genitori adottivi. Il neonato, lasciato dalla madre nella Culla per la vita del Policlinico di Milano nel giorno di Pasqua, ha trovato una famiglia a tutti gli effetti.

La valutazione è durata circa un mese, come era stato previsto dalla presidente del Tribunale Maria Carla Gatto. La rosa alla fine si è ristretta a cinque nuclei familiari con i requisiti ritenuti idonei. Con la nuova famiglia Enea cambierà anche il nome, che era stato indicato dalla sua mamma biologica. Nuova anche la data di nascita sui documenti: in modo da tutelare appieno il suo anonimato in futuro.

"Da oggi ha una nuova famiglia, e questo è un segnale di speranza per tutti i bambini. Il messaggio che deve passare è che la mamma biologica, lasciandolo in ospedale, gli ha assicurato un futuro", ha dichiarato la presidente del Tribunale dei minori Maria Carla Gatto.

"Non ho mai visto una mamma tornare sui suoi passi"

Lucchelli, forte della sua esperienza con i minori, era stata profetica non soltanto in merito al fatto che Enea avrebbe cambiato nome, ma anche circa l'opportunità che la madre biologica decidesse di riprenderlo con sé. Il tema, infatti, aveva scatenato forti polemiche dopo che diversi volti noti aveva fatto appelli pubblici alla donna, invitandola a ripensarci:

"In tutta la mia carriera non ho mai visto una mamma che torna sui suoi passi dopo essersi separata volontariamente dal proprio figlio. Una scelta del genere è traumatica, complessa, non impulsiva e quasi mai dovuta soltanto a ragioni economiche. Chi siamo noi per fare appelli perché ci ripensi? E spingendo il ragionamento fino ad una provocazione, chi può dire in generale che un genitore biologico sia più adatto a crescere e educare rispetto ad un genitore adottivo?", aveva chiarito Lucchelli.

Aveva ragione: le cose sono andate proprio così.

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