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Morte di Mattia Giani, il padre: "Ambulanza senza medico, nessuno sapeva usare il defibrillatore"

Dal Lanciottto smentiscono: "C'era un medico". Spetterà alla Procura fare chiarezza su questa tragedia

Morte di Mattia Giani, il padre: "Ambulanza senza medico, nessuno sapeva usare il defibrillatore"
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Non è soltanto il momento del dolore per papà Sandro, ma anche quello delle domande. Non per gusto di polemica, ma per fare in modo che - se la ricostruzione dei familiari trovasse riscontro - certe (presunte) approssimazioni non si ripetano più. E chissà se la vita di Mattia Giani, calciatore 26enne colpito da arresto cardiaco durante una partita a Campi Bisenzio nella giornata di domenica 14 aprile 2024 e morto dopo una notte di lotta disperata, avrebbe potuto essere salvata. Ci si chiede ora. Ma, va ribadito, siamo nel campo delle ipotesi. Saranno infatti i medici e la magistratura a ricostruire cosa sia successo in quei drammatici minuti e attribuire, semmai dovesse essere, responsabilità.

Mattia Giani
Ma, soprattutto, ci sono
versioni differenti, che smentiscono la ricostruzione del padre del calciatore. Spetterà alla Procura trovare la verità.

Morte di Mattia Giani, il padre: "Prima ambulanza senza medico, nessuno sapeva usare il defibrillatore"

Campi Bisenzio, ore 15,15. Mattia è in campo con la maglia del Castelfiorentino United, che sfida il Lanciotto nel campionato di Eccellenza. In tribuna ci sono anche i genitori. Improvvisamente lo sportivo si accascia e perde i sensi a causa di un arresto cardiaco. E' evidente che la situazione sia grave, al punto che anche la famiglia di Mattia abbandona gli spalti e corre in campo.

Il malore in campo

Secondo il racconto di papà Sandro la prima ambulanza arriva dopo 15 minuti e senza un medico a bordo. Il defibrillatore c'è, ma nessuno sa usarlo. A tentare l'impossibile i massaggiatori delle due squadre, che praticando un massaggio cardiaco in attesa dei soccorsi. Il defibrillatore sarebbe stato utilizzato soltanto all'arrivo del secondo medico.

Dopo i tentativi di rianimazione sul terreno di Campi Bisenzio, il 26enne viene trasportato al policlinico fiorentino di Careggi: "Ma è arrivato in ospedale almeno 40-50 minuti dopo il malore. Di fatto il suo cuore non ha mai ripreso a battere", precisa il padre.

E ancora:

"L’unica cosa che mi sento di dire è sperare che questa tragedia serva da lezione. Perché quando c’è una partita di calcio ci devono essere un’ambulanza a bordo campo, un defibrillatore e qualcuno in grado di usarlo".

La smentita

Asl, invece, precisa che l'ambulanza sarebbe arrivata dopo 8 minuti.

Anche dal Lanciottto smentiscono, ed è l'addetto stampaManuele Querci che ai microfoni di Italia 7 ha assicurato che il medico c'era:

"La situazione è stata drammatica - ha detto Querci - Siamo distrutti. Perdere un ragazzo di 26 anni per una partita di calcio che dovrebbe essere una festa è stato drammatico. L'ambulanza non era presente sul campo, non è obbligatorio – ribadisce - Serve un dottore nell'impianto che è andato prontamente sul ragazzo, insieme all'altro personale specializzato perché c’erano due infermieri e con il defibrillatore hanno cercato di stabilizzarlo.

Regolarmente l'ambulanza non c'è nelle partite di Eccellenza, proprio per la mancanza spesso di mezzi. Poi quando purtroppo succedono situazioni del genere si torna al punto che probabilmente servirebbe".

Poi la scelta del silenzio:

"In merito ai tragici fatti di questi giorni, preso atto di dichiarazioni non veritiere attribuite a rappresentanti della nostra società riportate da alcuni organi di stampa e della strumentalizzazione politica in atto sulla vicenda, per agevolare le eventuali indagini in corso la ASD Lanciotto comunica a tutti i tesserati di aver adottato il silenzio stampa fino a data da destinarsi", scrivono in una nota.

La procura di Firenze ha aperto un fascicolo

Come spiega Prima Firenze, spetterà adesso alle indagini stabilire cosa sia successo e se la morte del calciatore potesse essere evitata. La procura di Firenze ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati. Le indagini dovranno ricostruire se a bordo campo c'era il medico e se i soccorsi siano stati tempestivi. Secondo l'Asl l'ambulanza è intervenuta in 8 minuti. Molti di più secondo i presenti.

Qualcosa in più dovrebbe dirlo anche l’autopsia - che si terrà mercoledì 17 aprile 2024 (per questo i famigliari non hanno autorizzato l'espianto degli organi) - che dovrà accertare i motivi del decesso. Giovedì invece i funerali a Ponte a Egola.

Ma cosa dice a proposito il regolamento della Lega?

Nelle partite di Eccellenza è obbligatorio avere, a ogni partita, l’ambulanza o il medico. Nel primo caso, non serve che a bordo del mezzo ci sia un dottore. Inoltre una legge specifica della Regione Toscana prevede l’obbligo della presenza di un defibrillatore e di un esecutore Blsd (Basic Life Support Defibrillation), qualcuno insomma che abbia fatto un corso. L’inosservanza di tale obbligo deve essere segnalata nel rapporto di gara ai fini della irrogazione di una sanzione pari a 500 euro.

Il dolore della fidanzata

Bello, gentile e con un futuro tutto da vivere. Mattia Giani, 26 anni, era andato a convivere da pochi giorni. Anche quella di domenica 14 aprile 2024 era la sua prima partita dopo uno stop per la rottura del crociato del ginocchio, mentre un piccolo affaticamento muscolare gli aveva fatto saltare la sfida di due settimane fa con la Cuoiopelli. La sfida con il Lanciotto era il suo banco di prova. Sugli spalti c'erano i genitori, la fidanzata e il nonno.

Mattia Giani

Quella mattina si era svegliato presto per andare in palestra, con una promessa al mister Nico Scardigli, quella di vincere la partita. Poi il buio. Un tiro dal centro campo, tre passi e poi a terra.

La sua ragazza, scrive sui social:

 "Eravamo proprio sul più bello, amore mio, ma grazie per esserti preso cura di me e avermi fatto capire il vero amore. Tu sei e sarai sempre l’amore della mia vita, Matti. Ti amerò per sempre e fino all’infinito. Sei la persona più pura che abbia mai conosciuto e mi hai sempre promesso che non mi avresti mai lasciata sola. Ti prego, proteggimi per sempre e dammi tutta la forza del mondo da lassù. Ciao amore mio, sorridi sempre così e insegnaci a tutti a giocare a calcio. Sono fiera di te, per sempre. Un bacio grande come l’universo".

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