CONFERMA AGGHIACCIANTE

Runner ucciso in Trentino, l'autopsia conferma: è stato un orso e sarà abbattuto

Gli esami degli esperti non lasciano più spazio a dubbi e ora il WWF torna a chiedere interventi per scongiurare altri casi

Runner ucciso in Trentino, l'autopsia conferma: è stato un orso e  sarà abbattuto
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Una tragedia terribile, che sta facendo discutere e che in queste ore vede anche la conferma dell'autopsia: il runner morto in Trentino è stato ucciso da un orso e ora l'animale verrà abbattuto.

Gli esami effettuati dagli esperti di medicina legale non lasciano infatti più spazio a dubbi, il corpo di Andrea Papi trovato morto tra i boschi di Caldes presentava ferite che, secondo i rilievi autoptici, risultano compatibili con l'aggressione da parte di un grande animale.

La terribile conferma, il runner è stato ucciso da un orso

Trovano dunque una drammatica conferma i sospetti emersi fin da subito, al momento del ritrovamento del cadavere del runner: il 26enne atleta  ha perso la vita in seguito alla feroce aggressione di un orso che non gli ha lasciato scampo.

Si tratta della prima volta in Italia che viene certificata una morte avvenuta con queste dinamiche.

Cosa è accaduto, cronaca di una morte orribile

E secondo quanto disposto dall'autorità giudiziaria, il plantigrado, una volta identificato, sarà abbattuto.

Il runner ha infatti trovato la morte mentre stava correndo, ovvero mentre era impegnato nella la sua grande passione, appunto la corsa in montagna.

Un destino atroce sulla via di casa

Un destino atroce tanto più che Papi era di fatto sulla via del rientro verso casa, a Caldes in Val di Sole in Trentino.

A casa lo attendeva la compagna Alessia; la coppia aveva in programma di andare fuori a cena con amici.

Il tentativo di difendersi

Secondo quanto è stato possibile ricostruire, il runner ha cercato di difendersi con un bastone trovato a poca distanza tutto insanguinato, ma l'orso non gli ha lasciato scampo.

Nelle vicinanze sono stati anche ritrovati il telefono cellulare e la borraccia del giovane. Ancora difficile da capire invece il perché l'orso abbia avuto un atteggiamento così violento. 

Quel che è sicuro è che Papi si sia trovato di fronte l'animale dopo una curva del percorso.

Le precauzioni chieste da tempo

In questo senso, da tempo il WWF chiede una cartellonistica per allertare sui possibili pericoli, ma anche la liberalizzazione dell’utilizzo dello spray anti-orso al peperoncino, oltre a campagne di comunicazione dedicate a residenti e turisti proprio per sensibilizzare sulle buone pratiche di comportamento in zone dove è possibile e certificata la presenza di orsi.

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