Cosa fare se non arriva l'assegno unico: come contattare l'Inps
Da febbraio dovrebbe avvenire la rivalutazione in base all'inflazione. E occhio all'Isee per marzo
L'assegno unico di febbraio 2023 sarà maggiorato. Scattano da questo mese gli incrementi dovuti all'inflazione, mentre da marzo sarà necessario l'aggiornamento dell'Isee per ottenere la cifra giusta (se non lo fate rischiate di prendere la cifra minima, 50 euro per ciascun figlio). Ma cosa fare se non arriva l'assegno unico?
Cosa fare se non arriva l'assegno unico
E' possibile che proprio in concomitanza con le rivalutazioni e le operazioni di ricalcolo dell'entità del contributo dovute all'inflazione e all'Isee presentato dai beneficiari si creino alcuni ritardi nel versamento dell'assegno unico universale per i figli.
Innanzitutto non bisogna avere fretta. Non c'è una data prestabilita per il pagamento da parte dell'Inps, e chi riceve mensilmente il contributo lo sa bene. Capita che arrivi il 15 del mese, a volte il 18, a volte il 20. Insomma, se ancora non è arrivato il bonifico non è ancora il caso di allarmarsi, perché dovrebbe arrivare entro la fine di febbraio. Ma di essere informati su cosa fare nel caso di problemi sì.
Come contattare l'Inps se non arriva l'assegno unico
Solitamente qualche giorno prima dell'erogazione i beneficiari dell'assegno unico ricevono un apposito avviso, ma a molti ancora non è arrivato. E' possibile consultarla all’interno dell’apposita piattaforma presente sul sito web dell’Inps.
In alternativa potete procedere direttamente a contattare l’Istituto attraverso una delle seguenti modalità:
- chiamare il Contact Center Multicanale componendo il numero 803 164, gratuito da telefono fisso e il numero 06 164 164 da cellulare, a pagamento in base alla tariffa applicata dai diversi gestori;
- utilizzare il servizio internet VoIP Parla con noi tramite computer;
- utilizzare il servizio INPS Risponde direttamente sul sito web dell’Istituto, previa autenticazione mediante le proprie credenziali SPID, CIE o CNS;
- inviare un’email, allegando eventuali documenti, a uno degli indirizzi PEC dell’INPS;
- scrivere un messaggio sulla pagina Facebook INPS per la Famiglia;
- recarti di persona presso una delle sedi territoriali dell’INPS competenti per territorio.