Guerra feroce tra virologi

Palù sullo studio di Crisanti sui test rapidi: "Inaffidabile". Replica di fuoco: "Frustrato"

Il direttore di Aifa attacca lo studio del microbiologo (pubblicato su Nature) che accusa il Veneto di aver utilizzato tamponi inefficienti, il professore risponde per le rime

Palù sullo studio di Crisanti sui test rapidi: "Inaffidabile". Replica di fuoco: "Frustrato"
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E' guerra aperta tra il presidente dell'Aifa, Giorgio Palù e il microbiologo Andrea Crisantidopo le accuse del primo, che ha qualificato lo studio del professore - pubblicato su Nature - come "inattendibile", non si fa attendere la risposta di Crisanti, recentemente assurto a senatore del Pd, che parla di "frustrazione" da parte del collega.

Ma riavvolgiamo il filo di questa intricata vicenda, che affonda le radici della polemica in pieno Covid, nel 2020 e coinvolge anche il Presidente della Regione Luca Zaia.

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Palù affonda contro Crisanti

Palù ha attaccato nei giorni scorsi il microbiologo Andrea Crisanti, contestandone lo studio sull'attendibilità dei tamponi rapidi per Covid-19, alla base dell'esposto di Crisanti che ha portato all'inchiesta della Procura di Padova sull'affidabilità dei test rapidi acquistati dalla Regione Veneto nel 2020.

Lo studio firmato, tra gli altri, da Crisanti "non può in alcun modo essere assunto né come dato scientifico né come opinione di esperto. Trattasi in realtà di informazione inattendibile e non scientifica", ha tuonato Palù, che difende l'operato dei vertici di allora di Azienda zero, mettendo in dubbio la credibilità scientifica del collega.

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Giorgio Palù

Sulle tensioni in Regione, in seguito alla messa in dubbio di Crisanti sull'efficacia dei tamponi acquistati dal Veneto in piena pandemia, era emersa anche un'intercettazione di Zaia in cui il leghista, alquanto infervorato, si esprimeva così in merito al destino del professore, risultato poco gradito dopo aver messo in dubbio l'efficacia della strategia veneta:

"È un anno che prendiamo la mira a questo…stiamo per portarlo allo schianto".

A seguito di queste informazioni rese pubbliche dalla celebre trasmissione Report, si è alzato un polverone e il professor Crisanti ha dato mandato ai propri legali di approfondire la vicenda.

Ora si aggiunge al ginepraio anche Palù che, sostanzialmente, sconfessa le accuse mosse dal microbiologo circa l'efficacia dei tamponi a cui Regione Veneto di era appoggiata, screditando il suo studio che, per completare il quadro, era stato però validato e pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature.

La replica di Crisanti: "Frustrato"

Raggiunto dal Corriere della Sera, Crisanti ha replicato alle accuse del presidente di Aifa ribadendo la veridicità del suo studio:

"Quei tamponi erano inaffidabili, non so da cosa sia animato, in lui c'è molto di personale e mi dispiace. In un certo senso provo compassione perché Palù deve sfogare la sua frustrazione".

E ancora:

"Mi sento di poter dire che, contrariamente a chi ha fatto queste affermazioni (il riferimento è a Giorgio Palù, ndr) la maggior parte dei miei lavori scientifici sono pubblicati su riviste del calibro di Nature , possibilità a cui chi le ha scritte non ha mai potuto aspirare".

Sullo studio che sconfessa l'efficienza dei tamponi scelti dal Veneto, il ricercatore puntualizza:

"Su Nature Communication è stato valutato da quattro esperti di fama mondiale che lo hanno giudicato in modo estremamente positivo, evidenziando l’approccio innovativo sia in termini di metodologia che di risultati ottenuti. E' un fatto incontrovertibile che i tamponi utilizzati non avevano la sensibilità giusta per essere utilizzati come filtro per proteggere le persone vulnerabili ricoverate negli ospedali e nelle Rsa. Io ho semplicemente cercato di fare l’interesse della collettività e dei più deboli".

Infine chiosa: "Deciderà la legge".

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