Bidella pendolare Napoli-Milano: come stanno davvero le cose
Tanti dubbi avevano caratterizzato la storia di Giuseppina Giugliano, diventata virale nei giorni scorsi creando solidarietà e indignazione
Sulla storia della bidella pendolare da Napoli a Milano forse ora è calato - finalmente - il sipario. La vicenda di Giuseppina Giugliano, 29enne campana, aveva creato grande dibattito nell'opinione pubblica nazionale tra chi solidarizzava con lei e chi invece la criticava perché non credeva al suo racconto: l'operatrice scolastica, infatti, aveva spiegato che fare tutti i giorni Napoli-Milano e viceversa col Frecciarossa le costava di meno di un affitto nel capoluogo lombardo. Tanti però erano stati fin da subito i punti critici della sua storia, soprattutto quello relativo ai costi delle tariffe ferroviarie, decisamente più elevati rispetto ai 400 euro che Giuseppina aveva detto di pagare ogni mese.
Bidella pendolare Napoli-Milano: i congedi per le assenze
A distanza di qualche giorno, tuttavia, diversi nodi sono venuti al pettine e la comparsa di diversi congedi per assistenza familiari con handicap chiarirebbero di fatto il caso della bidella pendolare.
A fornire un chiarimento definitivo è stato il giornalista Francesco Oggiano, che ha dichiarato di aver visionato un documento del ministero dell’Istruzione, secondo cui la bidella avrebbe fatto numerose e prolungate assenze dal lavoro nel mese di novembre 2022.
@fraoggiano Forse ecco la verita sulla «Bidella pendolare» #storia #notizia #bidellapendolare #bidella #imparacontiktok ♬ suono originale - Francesco Oggiano
La bidella pendolare da Napoli a Milano
Da quando la storia di Giuseppina Giugliano, conosciuta come la bidella pendolare da Napoli a Milano, era diventata virale in tutta la Penisola, chiunque ha cercato di capire quanto di veritiero ci fosse nella versione dei fatti raccontata dall'operatrice scolastica campana che ogni giorno si fa 800 km col Frecciarossa per andare e tornare da lavoro al liceo Boccioni:
"Facendo i conti ho valutato che economicamente mi conviene - ha dichiarato Giuseppina al Giorno - Mi sono resa conto che ormai a Milano è più facile trovare un ago in un pagliaio anche in periferia i prezzi degli affitti non scherzano. Le stanze singole in affitto si aggirano sui 650 euro al mese".
Giuseppina ha quindi affermato che per fare avanti e indietro da Napoli a Milano spende 400 euro al mese, anche se dando un'occhiata alle tariffe dei treni ad alta velocità, i prezzi per biglietti giornalieri e abbonamenti mensili sono ben più elevati:
"La cosa positiva è che facendo così tanti viaggi in treno nell’arco di un mese, riesco ad accumulare un sacco di punti che mi danno la possibilità di avere degli sconti".
E' stato proprio quest'ultimo aspetto sulle spese ferroviarie a far storcere il naso a molti. Sui social media, oltre alle persone che hanno empatizzato col caso di Giuseppina, in tanti hanno criticato le sue parole: "Bidello genovese viene assunto a Porto Torres e ogni giorno affronta il mare in pedalò per recarsi al lavoro. 'Il traghetto è troppo caro'. Dichiara" scrive un utente su Twitter, "La bidella pendolare durante la ricreazione va a trovare i parenti in Germania" afferma qualcun altro.
A distanza di qualche giorno dall'ondata di indignazione online, a cui la 29enne campana aveva inizialmente risposto col silenzio, la bidella pendolare è tornata a parlare:
"Da settembre a dicembre non ho mai fatto assenze. Ho usufruito di un solo congedo scolastico per accompagnare un parente a una visita medica. I miei genitori sono venditori ambulanti e purtroppo non sempre si possono assentare dal lavoro perché guadagnano a giornata in base a quello che vendono".
Sui costi per i trasporti ha invece spiegato di aver acquistato un carnet Italo (che la farebbero risparmiare fino al 30 per cento), utilizzato coupon e offerte temporanee che possono variare dal 30 al 70 per cento di sconto, usato punti fedeltà che le farebbero avere alcuni biglietti gratis al mese, carta giovani con sconti fino al 60 per cento e prenotato biglietti anche fino a sei mesi prima che le farebbero risparmiare fino al 70 per cento.
Il congedo per assistenza a familiari con handicap chiude il caso
Sulla storia di Giuseppina Giuliano, tuttavia, è emerso un documento che in qualche modo chiuderebbe il suo caso. Su un documento ufficiale del Ministero dell’Istruzione è infatti segnalato che la 29enne campana si è assentata da scuola con un "congedo per assistenza familiari con handicap in situazione di gravità" rispettivamente dal 2 novembre 2021 al 30 aprile 2022 e dal 1° maggio 2022 al 31 agosto 2022, circostanza che le sarà anche prevista dal 19 gennaio 2023 e fino alla fine dell’anno scolastico, ossia il 31 agosto 2023. Il congedo indicato rappresenta un periodo di assenza dal lavoro retribuito previsto dalla legge 104 del 1992.
Secondo questi dati, quindi, non sarebbe vero che la collaboratrice scolastica sia andata ogni mattina a Milano, così come non sarebbe esatto dire che non ci sia mai andata se non per due giorni.
- Nell'anno scolastico 2021/2022, supplente all'istituto Luigi Cadorna di Milano, dopo due mesi e mezzo di lavoro ottiene il primo congedo per assistenza familiari con handicap fino alla fine dell'anno e quindi, in quell'occasione, il pendolarismo da Napoli sarebbe terminato
- Nel 2022/2023, invece, è assegnata ad una sede provvisoria al Liceo artistico Boccioni di Milano, in attesa della conferma di ruolo. Sempre a causa dei permessi, a settembre e ottobre non è presente a scuola quasi tutti i sabati e due lunedì. Dopo aver ottenuto la conferma del ruolo il 5 novembre, si deve assentare per malattia per tutto il mese. Il 19 gennaio poi prende il nuovo congedo per assistere familiari con handicap. Facendo due calcoli, su una novantina di giorni di scuola (dal 12 settembre al 19 gennaio), risulterebbe assente in circa una trentina.