Prodotto ritirato

Nuovo rischio batterio listeria, stavolta nel formaggio viola di Treviso

Allerta alimentare lanciata dal Ministero della Salute

Nuovo rischio batterio listeria, stavolta nel formaggio viola di Treviso
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Richiamo alimentare: prodotto ritirato dal commercio per rischio microbiologico.

Brillo di Treviso, rischio Listeria in un lotto: prodotto richiamato

Allerta alimentare lanciata dal Ministero della Salute: ritirato infatti dal commercio un singolo lotto del Brillo di Treviso di Accademia del Formaggio a causa di un rischio microbiologico. La data di pubblicazione riportata dal sito, relativa all'allerta, è quella di ieri, venerdì 23 dicembre 2022.

La denominazione di vendita del prodotto è Brillo di Treviso gr. 380, il marchio invece è Accademia del Formaggio e il marchio di identificazione dello stabilimento o del produttore è IT 05 294 CE. Mentre, sia il nome o ragione sociale dell’OSA a nome del quale il prodotto è commercializzato, sia il nome del produttore è sempre La Casearia Carpenedo srl, con sede in via Santandrà n. 17 a Povegliano, in provincia di Treviso.

Il numero del lotto di produzione coinvolto nel richiamo è lo 08162J22, quello con data di scadenza o termine minimo di conservazione del:

  • 13 marzo 2023
  • 16 marzo 2023
  • 5 aprile 2023
  • 9 aprile 2023
  • 12 aprile 2023
  • 13 aprile 2023

Alla base del richiamo c'è un rischio microbiologico: è stata rilevata una non conformità microbiologica a causa della presenza di Listeria monocytogenes. Viene specificato chiaramente nell'avvertenza che i numeri di lotto sopra indicati con le relative scadenze del prodotto in questione non sono sono idonei al consumo umano.

"Si invita il consumatore a riportare il prodotto presso il punto vendita. Si invita a verificare il lotto per capire se il prodotto è coinvolto. Gli altri prodotti a marchio non sono coinvolti".

Un lunga serie di prodotti a rischio ritirati

L'allerta listeria è iniziata qualche mese fa con la contaminazione di alcuni wurstel. Prodotti che avevano portato alla morte di tre persone (un quarto caso era invece poi stato smentito) e al ricovero di una sessantina. Poi era toccato ad altri alimenti, tutti o quasi di largo consumo: tramezzini, gorgonzola, pancakes, prosciutto cotto. 

Così i controlli si sono intensificati e hanno portato alla luce anche una serie di pratiche scorrette nella segnalazione (o non segnalazione) di potenziali prodotti pericolosi.

Il salmone affumicato è uno dei prodotti che vanno per la maggiore in questo periodo. A Natale e Capodanno, infatti, sulle tavole di milioni di italiani è facile trovare le tartine col salmone affumicato. Ma se avete comprato quello in questione fareste meglio a restituirlo. L'ultimo prodotto "incriminato" segnalato dal Ministero due settimane fa erano i ritagli di salmone affumicato pronti da cucinare a marchio Poseidon prodotto da Sofia Srl nello stabilimento di Pianoro (Bologna).

I lotti di produzione a rischio listeria sono i seguenti:

  • 22248E - SOLA - 2094 confezione da 150 grammi con scadenza 12 dicembre 2022
  • 22248E - SOLA - 2092 confezione da 150 grammi con scadenza 10 dicembre 2022
  • 22248E - SOLA - 1995 confezione da 150 grammi con scadenza 12 dicembre 2022

 

 

Listera: cosa è e quali sono i rischi

La gravità della sintomatologia varia sensibilmente in funzione della dose infettante e dello stato di salute dell’individuo colpito. Si va da forme simil-influenzali o gastroenteriche, accompagnate a volte da febbre elevata fino, nei soggetti a rischio, a forme setticemiche, meningiti o aborto.

Listeria monocytogenes resiste molto bene alle basse temperature e all’essiccamento, in alimenti conservati a temperatura di refrigerazione (4°C). È invece molto sensibile alle usuali temperature di cottura domestica degli alimenti.

Listeria: cosa fare per prevenire

Per prevenire è necessario prestare massima attenzione alle corrette modalità di conservazione, preparazione e consumo degli alimenti indicate in modo preciso nell'etichetta presente sulla confezione, che normalmente comportano la cottura prima del consumo.

L’adozione di semplici regole di igiene nella manipolazione degli alimenti, anche a livello domestico, riduce infatti il rischio di contrarre la malattia.

In particolare serve:

  • lavarsi spesso le mani, pulire frequentemente tutte le superfici e i materiali che vengono a contatto con gli alimenti (utensili, piccoli elettrodomestici, frigorifero, strofinacci e spugnette);
  • conservare in frigorifero gli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo in modo separato e all’interno di contenitori chiusi;
  • cuocere bene gli alimenti seguendo le indicazioni del produttore riportate in etichetta;
  • non preparare con troppo anticipo gli alimenti da consumarsi previa cottura (in caso contrario conservarli in frigo e riscaldarli prima del consumo);
  • non lasciare i cibi deperibili a temperatura ambiente e rispettare la temperatura di conservazione riportata in etichetta

 

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