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Reddito di cittadinanza e il caso di Francesco Mango, quando la fama di "marito di" non basta: l'Irriverente commento di Simone Di Matteo

Lo sposo di Viola Valentino deve preso alla lettera la frase "Comprami, io sono in vendita" cantata dall'attuale moglie

Reddito di cittadinanza e il caso di Francesco Mango, quando la fama di "marito di" non basta: l'Irriverente commento di Simone Di Matteo
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Mo’ vene Natale, nun tengo denare, me leggio ‘o giurnale e me vaco ‘a cucca’” cantava l’immortale Renato Carosone e viste le festività che ci si prospettano davanti, credo fortemente che quelle indicate dal cantante partenopeo saranno le uniche attività che avremo la possibilità di svolgere.

Tra crisi energetiche senza precedenti e manovre economiche che farebbero invidia persino a Liz Truss, il Qatar-Gate che mina la tenuta delle incorruttibili mura del Parlamento Europeo e le campagne di politica vittimista della destra, senza contare l'eterno ritorno del rialzo dei contagi da Covid-19 e l'arrivo di una nuova super-influenza, ci siamo ritrovati in men che non si dica alle soglie del Natale, quel periodo intriso di ipocrisia in cui ognuno di noi si riscopre più generoso, più buono e più compassionevole. O perlomeno, è questo ciò che ci hanno insegnato. Certo, se ce lo ricordassimo ogni giorno, non faremmo proprio del male a nessuno.

L'irriverente commento di Simone Di Matteo sulla questione "Reddito di Cittadinanza"

Con l'arrivo delle vacanze natalizie, poi, si avvicina anche il 2023. "Anno nuovo, vita nuova?" verrebbe da pensare. Chi lo sa, in ogni caso non illudiamoci, cambierà assai poco, purtroppo! Ed è una fortuna questa, almeno per chi ha una vita ricca di gioie e sogni da poter realizzare. Per gli altri, invece, non resta da far altro che restringere la cinghia! Eppure, basterebbe ripartire dalle cose semplici per ritornare a godere un po’ di quell’armonia che abbiamo perso da tempo. D’altronde, spesso e volentieri sono i piccoli gesti a portare al più grande dei cambiamenti.

E parlando di cambiamenti, se c'è una novità che il 2023 porterà con sé, e che è riuscita a scuotere l'Italia da Nord a Sud come niente e nessuno era stato in grado di fare nel corso degli ultimi decenni, è la modifica del Reddito di Cittadinanza pensata dal Governo attualmente in carica. Io Sono Giorgia Meloni, la donna-madre-cristiana che di cristiano sembra avere davvero ben poco, e la sua squadra di eccelsi Ministri, tutto fuorché onorevoli, hanno inserito all'interno della nuova Legge di Bilancio una revisione del provvedimento istituito dall'Esecutivo di Giuseppe Conte. Stando a quel che si apprende, a partire dal prossimo anno l'erogazione del sussidio dovrebbe essere concessa soltanto a coloro che sono impossibilitati a lavorare, e dunque a provvedere alla propria sussistenza, mentre potrà essere riservato per la mera durata di 8 mesi (che potrebbero scendere addirittura a 7) a chi è momentaneamente inoccupato, con uno stop improvviso al rifiuto della prima offerta lavorativa. Il tutto, naturalmente, senza che si siano studiate delle strategie parallele più efficaci di reinserimento nel mondo del lavoro. Insomma, un classico da manuale tutto all'italiana.

Tralasciando le varie ideologie, però, quel che è evidente agli occhi di chiunque è che la manovra ha suscitato molto scalpore, forse anche più del dovuto. Ciò che ne è venuto fuori, è un dibattito pubblico che vede schierati, da un lato, coloro che sono favorevoli mentre, dall'altro, quell'infinità di persone che per anni ha percepito l'aiuto statale pur non possedendo i requisiti per rientrare nello status degli "aventi di diritto" e che ora, vedendosi privata di tale privilegio, insorge quasi al pari dei francesi alle prese con la Rivoluzione di fine '700.

Che dire, ci sono situazioni che ancora non hanno una spiegazione chiara e sulla quale non mi sento di pronunciarmi. Tuttavia, ciò che è innegabile è che in giro, a partire dal vertice della piramide s'intende, ci sono fin troppe "pecore" che giocano a fare le "volpi".

Il caso di Francesco Mango e del suo reddito di cittadinanza

Una di queste, secondo quello che è emerso nelle scorse settimane e di cui si è discusso all'interno del salotto pomeridiano di Barbara d'Urso, potrebbe essere Francesco Mango, sposo di Viola Valentino che deve preso alla lettera la frase "Comprami, io sono in vendita" cantata dall'attuale moglie. Il promoter professionista, infatti, sarebbe affetto da una non meglio specificata patologia, che non gli consentirebbe di lavorare e che, al tempo stesso, non gli impedirebbe di rilasciare interviste o partecipare a ospitate televisive, in virtù della quale avrebbe diritto all'erogazione del tanto chiacchierato reddito di cittadinanza. Inutile negare che la questione non ben definita, una volta divenuta di pubblico dominio, ha generato svariate polemiche che hanno poi spinto il diretto interessato, in seguito anche ad alcune minacce ricevute e sempre in diretta tv dalla d'Urso (seppur in collegamento), a dichiarare di volervi rinunciare. Per carità, è vero che tra il dire e il fare c'è di mezzo quella miriade di cose che il più delle volte non siamo disposti ad accettare così come, nella maggior parte dei casi, non basta essere il "marito di" qualcuno per portare il pane in tavola. Ma chissà, mai dire mai!

Non so cosa ne pensiate voi, ma a mio non modesto avviso se non si abbandoneranno presto le cattive abitudini, qui nulla potrà migliorare. Al momento ci servirebbe giusto un miracolo, ma di quelli che non si vedono e non si sentono più da parecchio tempo!!!

Non perdetevi i commenti dell'Irriverente Simone Di Matteo su NewsPrima. Ecco qui quello della scorsa settimana dedicato all'attuale edizione del Grande Fratello Vip!

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