Mazzette dal Qatar: fermata vicepresidente Parlamento Ue, arrestati politici lombardi
A finire nei guai, arrestati, anche quattro italiani. Tra loro anche la moglie e la figlia dell'eurodeputato Pier Antonio Panzeri
Una vicenda di soldi (tanti) "tradotti" in mazzette per quella che sembra una vera e propria spy story dal Qatar al Parlamento europeo con protagonista la (bella) vicepresidente Eva Kaili.
A finire nei guai, arrestati, anche quattro italiani.
Le mazzette dal Qatar a Bruxelles, roba da spy story
La vicenda è "esplosa" nella giornata di ieri, venerdì, è si sta delineando in (quasi) tutti i suoi contorni oggi, sabato 10 dicembre 2022.
La polizia belga ha infatti fermato a Bruxelles l'eurodeputata socialista greca e vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili.
L'arresto dell'europarlamentare, da quanto si è appreso dalle primissime fonti investigative, è arrivato a seguito di un'inchiesta di corruzione che coinvolge il Qatar che ospita i Mondiali di calcio che stanno andando verso la sua fase conclusiva.
Sempre da come è stato riferito dagli inquirenti, Kaili è stata fermata per essere interrogata dalla polizia.
Sui mondiali in Qatar ancora il sospetto delle mazzette
Già l'assegnazione dei Mondiali di calcio in Qatar, avvenuta 12 anni, aveva portato sospetti, polemiche e l'ombra della corruzione verso i massimi dirigenti Fifa.
Ora, proprio mentre la competizione entra definitivamente nel vivo (ieri la clamorosa eliminazione del Brasile e la faticosissima qualificazione dell'Argentina), torna prepotentemente alla ribalta l'ipotesi delle mazzette.
Insomma, i Mondiali 2022 sono davvero senza pace.
Il filone investigativo che si sta concretizzando rischia di rovinare clamorosamente la reputazione del Parlamento europeo e in particolar modo del gruppo dei Socialisti.
Il quadro investigativo e le perquisizioni
Secondo la procura di Bruxelles un Paese del Golfo (il Qatar di fatto non viene nominato) avrebbe tentato di influenzare le decisioni economiche e politiche del Parlamento europeo.
Sul modus operandi, gli inquirenti invece sono stati espliciti e hanno detto chiaramente che si tratta di ingenti somme di denaro o regali di grande valore a terzi che ricoprono posizioni politiche o strategiche di rilievo all'interno dell'Assise europea.
Le indagini hanno portato a 16 perquisizioni della polizia giudiziaria in diversi quartieri di Bruxelles.
I provvedimenti verso la vicepresidente
Il gruppo dei Socialisti all'Eurocamera ha sospeso immediatamente la vicepresidente Eva Kaili.
Lo ha annunciato il gruppo S&D su Twitter. Ma non solo, Kaili è stata in serata anche espulsa dal suo partito, il Pasok, su decisione del presidente Nikos Androulakis.
I risvolti italiani della vicenda
A finire nei guai in questa vicenda anche quattro italiani: tra i quali l'ex eurodeputato del Pd e di Articolo 1 Antonio Panzeri e Luca Visentini.
Il primo è stato eurodeputato dal 2004 al 2019 dopo un passato da sindacalista nella Cgil. Il secondo è stato per undici anni a capo della Confederazione dei sindacati europei.
Gli altri due italiani fermati in Belgio sono Francesco Giorgi, assistente parlamentare dei Socialisti (e compagno della Kaili), e Niccolò Figà-Talamanca, della ong No Peace Without Justice.
Gli arresti in Italia
Ma non solo. Gli arresti sono avvenuti anche nel nostro Paese.
I provincia di Bergamo, a Calusco d'Adda, dove abita ancora sono state infatti arrestate anche la moglie e la figlia di Panzeri: Maria Colleoni, 67 anni, e la figlia Silvia, 38.
Le due si trovano ora in carcere a Bergamo, dal momento che il mandato delle autorità belghe prevedono la custodia cautelare in carcere.