Un piccolo lieto fine

Frana Ischia, il cane Yuki (di una delle vittime) bloccato per tre giorni in auto: il video

Spaventato e solo, abbaiava da dentro l'abitacolo del veicolo danneggiato.

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Nella tragedia più totale, un piccolo lieto fine. A seguito della spaventosa frana di fango e detriti dello scorso sabato che ha colpito l'isola di Ischia, un cane meticcio, di nome Yuki, appartenente ad una delle vittime, è rimasto bloccato in un'autovettura per tre giorni consecutivi. E' stato salvato dai volontari della Protezione civile.

Frana Ischia, salvato cane Yuki bloccato per tre giorni in un'auto

Mentre soccorritori della Protezione civile e vigili del fuoco continuano a scavare nella speranza di trovare gli ultimi dispersi della tragica frana di Ischia, durante le operazioni di ricerca e recupero si è verificato un piccolo lieto fine. Come si può vedere dal filmato qui di seguito, Yuki, un cane meticcio, appartenente purtroppo ad una coppia rimasta uccisa nel disastro insieme al figlio neonato, è stato salvato dai volontari dopo essere rimasto bloccato per tre giorni nell'automobile del padrone, travolta inesorabilmente e ribaltata dalla frana di fango e detriti.

Nelle immagini viene mostrato Yuki, rinchiuso nell'abitacolo, che abbaia lungamente davanti al vetro distrutto del veicolo. Il verso del meticcio ha quindi richiamato l'attenzione di soccorritori e vigili del fuoco. Il suo salvataggio, tuttavia, è stato più difficile del previsto.

Yuki, infatti, solo e spaventato, ringhiava a chiunque tentasse di avvicinarsi a quell'auto gravemente danneggiata, quasi a volerla difendere.

"Non è stato facile avvicinare il cane, particolarmente aggressivo perché rimasto chiuso in auto per tre giorni - ha raccontato all'agenzia Adnkronos Claudia Campobasso, dirigente della Protezione civile Campania - Ma ci siamo riusciti".

"Siamo stati costretti a chiamare dei veterinari che lo hanno sedato - ha aggiunto sempre ad Adnkronos Gianni Capuano, volontario della Protezione civile - per essere portato in un recinto".

Stando alle ultime indiscrezioni, per Yuki, rimasto senza padrone, ci sarebbe già una persona disposta ad occuparsi di lui.

Frana Ischia, si indaga sugli allarmi inascoltati dell'ex sindaco di Casamicciola

La Procura di Napoli, che ha aperto un fascicolo per disastro colposo, al momento senza indagati, ha iniziato a fare luce su uno specifico dettaglio che, a quanto sembra, se fosse stato ascoltato avrebbe quantomeno potuto contenere le conseguenze della drammatica vicenda.

Gli inquirenti, infatti, stanno facendo luce sugli allarmi inascoltati lanciati, quattro giorni prima della frana, dall'ingegnere Giuseppe Conte, ex sindaco di Casamicciola.

Quest'ultimo, infatti, consapevole delle forti precipitazioni che si sarebbero abbattute sull'isola di Ischia, aveva inviato delle pec alle autorità competenti (al prefetto di Napoli, al commissario prefettizio di Casamicciola, al sindaco Manfredi e alla Protezione Civile della Campania) per avvertirle dei rischi dei rovesci atmosferici.

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