La pazienza ha un limite

Antisemitismo, Liliana Segre minacciata di morte dai No Vax: "Ora li denuncio"

"Non più tardi di ieri - afferma la senatrice a vita - mi è arrivata una maledizione così forte firmata, per cui una volta tanto farò causa a questa persona".

Antisemitismo, Liliana Segre minacciata di morte dai No Vax: "Ora li denuncio"
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La sua tolleranza nei confronti di attacchi ed insulti è sempre stata esemplare, eppure, quando viene superata una certa soglia, anche la più virtuosa delle persone può arrivare a perdere la pazienza. E' questo ciò che è capitato nelle ultime ore a Liliana Segre, bersagliata nuovamente da minacce di morte da parte dei No Vax. La senatrice a vita intende ora agire per vie legali:

"Per tanto tempo sono stata in silenzio su queste persone che mi insultano, ma adesso lo denuncio. Poi è anche cattivo augurarmi la morte a 92 anni".

No Vax minacciano di morte Liliana Segre, lei non ci sta più: "Ora li denuncio"

Non si placano gli attacchi della frangia No Vax contro Liliana Segre. La senatrice a vita, durante il forum nazionale delle donne ebree d'Italia a Milano, ha fatto sapere di aver ricevuto ancora minacce di morte da parte degli antivaccinisti:

"La vita mi ha insegnato a essere libera e senza paura nonostante io sia la più vecchia d'Europa obbligata alla scorta per tutti gli insulti e gli improperi e le minacce di morte che mi vengono fatte anche perché sono vaccinata, e non sono una no vax. Non più tardi di ieri mi è arrivata una maledizione così forte firmata, per cui una volta tanto farò causa a questa persona".

La 92enne, superstite dell'Olocausto, aveva da sempre dimostrato estrema tolleranza nei confronti degli insulti ricevuti, ma questa volta pare anche anche la sua pazienza sia arrivata al limite:

"Per tanto tempo sono stata in silenzio su queste persone che mi insultano, ma adesso lo denuncio. Poi è anche cattivo augurarmi la morte a 92 anni".

Liliana Segre, quindi, sembra essere convinta più che mai a passare ad azioni legali contro chi di recente l'ha minacciata di morte, soprattutto a seguito delle sue dichiarazioni riguardo al reintegro di medici e sanitari No Vax nei reparti di ospedale. Interpellata a Casa Corriere, infatti, aveva affermato:

"Sarei stata molto più severa, intanto mi avvio al quinto vaccino".

Subito, sui social, sono stati diffusi numerosissimi post di odio contro la Segre, tra cui i più leggeri facevano riferimento all'indennità parlamentare percepita da lei, e in cui qualcuno giungeva fino ad augurarsi che il Covid finisse il lavoro che i nazisti ad Auschwitz non avevano concluso.

Sempre a Casa Corriere, Liliana Segre aveva fatto un profilo della gente che da tre anni a questa parte la minaccia e la costringono a vivere sotto scorta.

"Da una parte c'è un odio antico che si chiama antisemitismo che non si è mai interrotto da secoli e dall'altro c'è l'anonimo della tastiera. Quelli, pochi, che si firmano da un po' di tempo non hanno avuto vita facile - ha aggiunto - perché ho smesso di rispondere con il silenzio e adesso li denuncio. Per fare giustizia. Mi augurano la morte e io avendo 92 anni rispondo: calma, adesso sono così avanti nella vita che dovrete avere un poco di pazienza".

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