Singolare richiesta

No Vax vestiti da "deportati": infermiera reintegrata (però già in ferie)

Per il decreto del governo Meloni potrà tornare in corsia, ma al momento afferma: "Ho chiesto di essere collocata in ferie".

No Vax vestiti da "deportati": infermiera reintegrata (però già in ferie)
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Complice il decreto del governo Meloni che abolisce l'obbligo vaccinale per le professioni sanitarie, potrà tornare in corsia insieme ai 4mila medici e infermieri No Vax precedentemente sospesi dall'incarico. Giusy Pace, che aveva guidato il corteo No Green Pass di Novara vestiti da "deportati", tuttavia, nel giorno del rientro ha avanzato una singolare richiesta: quella di essere messa in ferie.

Reintegrata anche l'infermiera del corteo No Vax vestiti da "deportati"

Tra i 34 i dipendenti di Asl e ospedale di Novara sospesi per inadempienza all'obbligo vaccinale e reintegrati col decreto del governo Meloni c'è anche Giusy Pace, infermiera No Vax che nel Comune piemontese aveva guidato, lo scorso 30 ottobre 2021, un corteo contro il Green Pass con i manifestanti vestiti da "deportati".

Quel sabato di un anno fa, lungo le vie di Novara, i manifestanti "No Green Pass" avevano sfilato indossando una pettorina che richiamava l'uniforme dei prigionieri dei lager nazisti, stringendo una corda con dei nodi, come a simboleggiare un paragone tra la loro situazione tra chi è costretto a mostrare la certificazione dell'avvenuta vaccinazione anti Covid e quella delle vittime della Shoah.

Quella rivisitazione delle deportazioni ebree è stata un vero e proprio pugno nello stomaco. Tanto da portare alla condanna del mondo politico tutto, dell'opinione pubblica e della comunità ebraica.

A distanza di un anno, tuttavia, Pace è una dei 20 dipendenti dell’Aou che non si erano voluti vaccinare e che ora sono stati riammessi in servizio grazie al nuovo decreto del Governo. In tutto, si tratta di 8 infermieri, 1 tecnico, 4 oss e 7 amministrativi, ma nessun medico. Se Aou e Asl hanno proceduto, nel rispetto delle decisioni del nuovo esecutivo, a richiamare in servizio il personale sospeso, anche l’Ordine dei medici ha già invitato le Pec di reintegro degli iscritti “no vax” che erano stati sospesi:

"Ci atteniamo alle disposizioni del Decreto - afferma il presidente dell’Ordine provinciale Federico D’Andrea - ma sua questo reintegro nutriamo molte perplessità. E’ vero che le condizioni attuali non sono quelle di un anno fa e che il Covid, che comunque non è affatto sparito, fa meno paura. Ma forse si sarebbe potuto agire in un altro modo. Non sarebbe costato nulla aspettare un po’, visto che già era prevista la scadenza dell’obbligo vaccinale per il personale sanitario al 31 dicembre.

Il messaggio che è passato è che questi reintegri serviranno a sopperire alla carenza di medici nelle strutture sanitarie. Ma, come abbiamo visto, almeno nelle nostre zone si tratta di numeri irrisori, che certo non incidono su un problema che ha ben altre cause. Non posso che esprimere un giudizio negativo, condividendo la posizione della Federazione nazionale".

Reintegrata, ma ha chiesto di essere messa in ferie

Dopo la manifestazione No Green Pass vestiti da "deportati", l'ordine professionale aveva chiesto per Giusy Pace la radiazione per comportamento anti-scientifico: il provvedimento è stato impugnato e ora è in attesa di discussione.

Era rientrata al lavoro ad aprile per quindici giorni perché aveva contratto il Covid e quindi risultava immunizzata ma poi era stata sospesa di nuovo fino all’entrata in vigore del nuovo decreto. Nel frattempo alcuni suoi colleghi nei mesi scorsi l’hanno eletta nella Rsu aziendale (lei è sindacalista della Fisi, Sindacato dei lavoratori intercategoriale). Ora che potrà essere reintegrata, tuttavia, la richiesta che non ti aspetti:

"Non sono ancora stata contattata dal mio datore di lavoro - fa sapere -. Ma comunque ho chiesto di essere collocata in ferie e per ora non rientrerò".

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