Meglio spegnere gli elettrodomestici o lasciarli in stand by? Quanto ci costano e cosa conviene fare per risparmiare
In tempi di caro bollette, anche risparmiare qualche manciata di euro non fa male...
In tempi di caro bollette e caro energia ogni idea per risparmiare qualche euro è bene accetta. E così torna di attualità una domanda che in molti si fanno da tempo: quando non li usiamo è meglio staccare la spina e spegnere gli elettrodomestici o lasciarli in stand by?
Meglio spegnere gli elettrodomestici o lasciarli in stand by?
Premessa doverosa: stiamo parlando di pochi euro, che di fronte a bollette extra-large non fanno tutta questa differenza. Ma tenerseli in tasca - soprattutto in periodi che sono o che si preannunciano complicati - è sempre meglio.
La modalità standby è la condizione tale per cui un dispositivo non funziona ma potrebbe farlo da un momento all’altro, se avviato. Anche se l’elettrodomestico in questione non è attivo, consuma lo stesso: sia per alimentare il led che ne ricorda lo stato in standby (ma parliamo di consumi irrisori) sia, soprattutto, per far passare corrente fra i circuiti. Uno studio recente ha calcolato che nel mondo si registra un consumo pari a 60 miliardi di euro, 80 euro per famiglia.
Quindi è sempre meglio staccare la spina? In realtà non c’è una risposta univoca che va bene per tutti, anche se una buona pratica di massima c'è: per alcuni apparecchi infatti è sufficiente mettere in stand by il dispositivo, per altri è fortemente consigliabile staccare la spina per evitare consumi inutili e anche possibili guasti. C'è poi da considerare che gli apparecchi in stand by consumano comunque molto poco e, soprattutto se recenti, spesso sono dotati di sistemi che azzerano i consumi in fase di "riposo".
Cosa è meglio fare
Come detto, gli apparecchi più moderni (le smart Tv, ad esempio) sono dotati di sistemi che stoppano il consumo quando l'elettrodomestico è in "attesa". Per capire se il vostro televisore sta consumando energia anche quando è in stand by basta toccare il cavo dopo un'oretta da quando è spento. Se è ancora caldo allora è meglio staccare tutto. Così come per il computer: se il periodo di inattività è lungo, meglio spegnere.
Altro discorso per i caricatori (in particolare dei cellulari), che spesso "dimentichiamo" per ore e ore attaccati alla presa di corrente, producendo un consumo inutile. In questo caso una volta terminata la carica sarebbe buona pratica scollegare i dispositivi. Anche per mantenerne la funzionalità.
In linea di massima, dunque, è preferibile staccare gli elettrodomestici piuttosto che lasciarli in stand by. D'altronde, anni fa, in tempi non sospetti, anche Silvio Berlusconi si raccomandava si staccare tv e caricatori...
Quanto ci costano gli elettrodomestici
Ma quanto ci costano gli elettrodomestici, sia quelli che teniamo sempre accesi sia quelli che usiamo a spot? Il frigorifero - che per ovvi motivi non si può spegnere - secondo una recente stima impatta per 142 euro all'anno sulle nostre bollette, mentre un altro strumento irrinunciabile, la lavatrice, qualcosa in meno.
A seguire ci sono il forno (che incide per 62 euro all'anno), il phon (53 euro), il forno a microonde (44 euro), il televisore (35 euro), l'aspirapolvere (35), il ferro da stiro (30). Ma il "re" dei consumi è il condizionatore (262 euro), strumento decisamente non indispensabile - a meno di casi particolari - che in molti probabilmente quest'estate hanno deciso di tenere spento, provando a sopportare il caldo con altri metodi più economici (creare corrente con le finestre aperte o utilizzando un ventaglio per farsi aria).
Recentemente, poi, Facile.it ha pubblicato uno studio dettagliatissimo che ci mostra il costo di ciascun elettrodomestico con precisione (e che potete leggere qui).
Poi c'è qualche piccolo trucchetto da adottare, come sbrinare regolarmente il frigo o il freezer, che può portare a un vantaggio concreto sia sulla bolletta sia in termini di efficienza dell'elettrodomestico.