Il primo discorso di Giorgia Meloni: eccellente (con monito) per gli alleati, "fuffa e retorica" per Calenda e gli altri
Apprezzamenti da Salvini e Gasparri, il monito di Forza Italia.
Promossa dagli alleati (anche se con qualche distinguo), stroncata dagli avversari. Come era prevedibile non ci sono state grosse sorprese nelle reazioni politiche al discorso programmatico del neo premier Giorgia Meloni alla Camera, questa mattina, martedì 25 ottobre 2022.
La prima volta da premier: numeri e parole di Giorgia Meloni
Si è trattato di un discorso durato poco più di un'ora nel quale il nuovo presidente del Consiglio ha utilizzato 2648 parole.
Nella fattispecie, Meloni ha pronunciato 30 volte la parola "Italia", ma anche il termine "nazione" è stato usato spesso (11 volte, mentre 12 volte è toccato all'aggettivo "nazionale").
La nuova guida dell'Esecutivo ha poi pronunciato 28 volte appunto la parola "Governo", nove volte il termine "democrazia".
E poi ancora, 16 volte la parola "impresa", 15 "crescita", 10 volte "crisi", 7 volte la parola "donne", cinque volte ha nominato il "centrodestra".
Le reazioni al discorso, i complimenti del "Capitano"
Il primo a complimentarsi è stato il suo vice e "alleato-rivale", il leader della Lega Matteo Salvini:
"Bellissimo il discorso di Giorgia. Musi lunghi a sinistra, speranza e fiducia per gli Italiani. Ribaditi impegni su tasse, pensioni, lavoro, sicurezza, autonomia e riforme. Per quanto mi riguarda: sbloccare cantieri e opere pubbliche ferme e attese da anni, creando lavoro e ricchezza, sarà il mio impegno giorno e notte".
Nel Centrodestra parole di apprezzamento sono arrivate all'intervento del premier anche dal senatore di Forza Italia (e storico ex An) Maurizio Gasparri:
"Quello di Giorgia Meloni è stato un eccellente discorso, con un ambizioso programma e con obiettivi importanti, da raggiungere con forza, passione, coesione. Si apre una nuova stagione, con mille problemi e tanti ostacoli, guerre, costi dell'energia, difficoltà economiche. Ma vogliamo, possiamo, dobbiamo farcela".
L'ammonimento di Forza Italia sulle riforme
In realtà, tra gli alleati, qualche "distinguo" c'è c'è stato. Come quello del neo vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè di Forza Italia che ha osservato nel suo intervento:
"Noi di Forza Italia, che di questo centrodestra siamo i fondatori grazie alla visione attualissima di Silvio Berlusconi, le diciamo con cristallina lealtà che sì, saremo convintamente con lei, ma non presteremo mai il fianco all'accusa di tergiversare o di piegarci ai compromessi sul tema delle riforme".
Da Speranza a Calenda, le bocciature: "Fuffa, retorica"
Come detto, come ampiamente prevedibile, dall'opposizione, anche da chi si pone in una posizione costruttiva e dialogo come ad esempio il Terzo Polo, sono arrivate sonore stroncature all'intervento del premier.
Carlo Calenda di Azione ha tuonato duramente:
"Un'infinita lista della spesa condita con quintali di retorica ma nessuna traccia sul 'come' fare le cose. Nessuna scelta o idea di paese. È tutto un 'ma anche'. Il problema non è l'allarme democratico, ma un un concreto rischio di galleggiamento. Vaghi accenni su politica energetica, poco o nulla su scuola, cultura e sanità. Bene su Rdc e posizionamento internazionale dell'Italia. Bella la parte sulle donne. Il resto è fuffa".
Non meno duro l'ex ministro della Salute, Roberto Speranza, attaccato di fatto dal premier per le misure restrittive durante la fase critica della pandemia:
"Il modello italiano ha messo sempre al centro la tutela del diritto alla salute e la centralità dell'evidenza scientifica. Spiace che Meloni non sia uscita ancora dalla campagna elettorale. Neanche una parola sui vaccini che sono stati il fattore fondamentale per chiudere la fase più dura. Ha forse ancora paura di scontentare i no vax che la hanno votata?".
E il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha rincarato la dose:
"Dalla presidente Meloni oltre un'ora di vuota retorica, condita da tanti slogan demagogici e i soliti richiami culturali della destra. I cittadini però non hanno ascoltato una sola parola su soluzioni per carobollette e crisi energetica. Meno male che erano 'pronti' ad affrontare questa avventura di Governo".
Dalla Presidente Meloni oltre un’ora di vuota retorica, condita da tanti slogan demagogici e i soliti richiami culturali della destra. I cittadini però non hanno ascoltato una sola parola su soluzioni per carobollette e crisi energetica.
Meno male che erano ‘pronti’.— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) October 25, 2022
Critiche anche dalle donne. Sull'intervento di Giorgia Meloni un giudizio non certo lusinghiero è arrivato da Laura Boldrini e Mara Carfagna, mentre un plauso per la presa di posizione sul fascismo è arrivato dalla Comunità ebraica di Roma.