Soluzioni alternative per fare il pieno

Netturbini romani beccati a rubare il carburante dai mezzi

Sette persone arrestate dalla Guardia di Finanza, che ha anche sequestrato beni per 200.000 euro.

Netturbini romani beccati a rubare il carburante dai mezzi
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Il caro benzina si fa sentire per tutti. E c'è chi si arrangia come può. E' il caso di sette netturbini dell'Ama, la municipalizzata della raccolta dei rifiuti a Roma, che sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza con l'accusa di avere rubato carburante dai mezzi di servizio.

Roma, netturbini beccati a rubare il carburante dai mezzi

Avevano sottomano i mezzi di servizio, carichi di benzina. Un "tesoro" che gli è sembrano un peccato lasciare lì. E dunque hanno deciso di fare il pieno gratis. Quattro dei sette arrestati sono dipendenti dell'Ama, e per tutti c'è l'accusa di  associazione a delinquere finalizzata al peculato.

Ma c'è di più. Oltre a prelevare direttamente il carburante dai mezzi di servizio, avrebbero fatto anche rifornimento per i propri veicoli utilizzando le schede carburante in uso alla società.

Sequestro di beni per oltre 200.000 euro

Il Giudice per le indagini preliminari ha disposto inoltre il sequestro preventivo di beni per oltre duecentomila euro  nella disponibilità di altri 6 dipendenti della società.

E' diventata una consuetudine

Non è purtroppo un caso isolato. I furti di gasolio, per la verità, c'erano anche quando il carburante aveva prezzi "umani". Ma negli ultimi tempi il fenomeno per ovvie ragioni è cresciuto. Lo dimostra anche un caso recentissimo di   un cittadino italiano di 43 anni   denunciato per furto aggravato dopo aver rubato gasolio a un contadino a Cremona.

Le indagini di Carabinieri   erano partite a seguito della segnalazione da parte del titolare di un'azienda agricola che  in più di un'occasione si era ritrovato con la motopompa a secco di carburante. Convinto più che mai a d incastrare il ladruncolo, aveva deciso di installare una fototrappola sul mezzo agricolo per individuare il responsabile.

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