Solidarietà

Anche le donne di Milano si tagliano i capelli contro gli omicidi e le violenze in Iran

Un'iniziativa lanciata dalla Triennale che raccoglie ciocche di capelli in segno di protesta.

Anche le donne di Milano si tagliano i capelli contro gli omicidi e le violenze in Iran
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Dalla tragica morte di Mahsa Amini, uccisa dalla polizia perché non portava correttamente il velo, in Iran si è scatenato un vero putiferio, con migliaia di cittadini in fermento per l'opposizione al regime del governo di Teheran. Una ribellione che passa anche attraverso gesti simbolici realizzati per contestare il rigidissimo codice di abbigliamento obbligatorio per tutte le donne, come ad esempio bruciare l'hijab o tagliarsi i capelli.

Una situazione che ha scosso fortemente l'opinione pubblica globale, la quale ha accolto subito le istanze della popolazione femminile iraniana esprimendosi in iniziative di vicinanza e sostegno: anche a Milano, infatti, tantissime donne hanno cominciato a tagliarsi i capelli in segno di solidarietà.

Le donne di Milano si tagliano i capelli contro le violenze in Iran

Un gesto che, nella sua semplicità, risulta quanto mai incisivo. Come raccontato da Prima Milano, la Triennale di Milano si è resa protagonista di un'importante iniziativa di solidarietà verso le donne iraniane. Impegnata da giorni in una durissima contestazione del regime di Teheran, soprattutto dopo la morte di Mahsa Amini, ragazza uccisa perché non portava correttamente il velo, la popolazione femminile ha deciso di ribellarsi alle ferree regole di abbigliamento obbligatorio bruciando l'hijab o tagliandosi i capelli.

 

Un'iniziativa che si è presto allargata anche fuori dai confini iraniani, come si può ben vedere da questo filmato realizzato in Siria.

Al fine di dimostrare totale vicinanza alla loro causa, a partire da ieri, mercoledì 28 settembre 2022, la Triennale di Milano ha scelto di mobilitarsi "contro gli omicidi e le inaccettabili violenze che stanno colpendo le giovani donne e i giovani uomini che in Iran chiedono di ripristinare un grado minimo di libertà e di civiltà".

Per questo motivo, nell'atrio all'ingresso del Palazzo dell'Arte milanese è stato posizionato un apposito contenitore dentro cui è possibile lasciare una piccola ciocca dei propri capelli, legata con un filo di corda.

La Triennale di Milano

Si tratta di un atto concreto che si ispira a quello coraggiosamente compiuto dalle donne iraniane.

"Le ciocche raccolte - afferma Stefano Boeri, presidente della Triennale di Milano - verranno consegnate al Consolato Generale della Repubblica Islamica dell'Iran, come gesto pacifico di protesta contro la violenza omicida della polizia e di solidarietà con chi in questi giorni rischia la propria vita per difendere il diritto inalienabile alla libertà individuale".

L'iniziativa della Triennale di Milano ha preso ampi consensi al punto tale da venire ripresa dal Maxxi di Roma e dai ragazzi di Cultura Italia.

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