Guai per Jovanotti?

Jova Beach Party: aperta un'inchiesta per danno ambientale a Viareggio

Il fascicolo è contro ignoti e nessuno è stato ancora iscritto nel registro degli indagati. Il reato ipotizzato è distruzione o deterioramento di habitat all'interno di un sito protetto.

Jova Beach Party: aperta un'inchiesta per danno ambientale a Viareggio
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Dopo il marasma accaduto a Fermo, pare proprio che per il Jova Beach Party non ci sia proprio pace. Con gli ambientalisti sul piede di guerra, questa volta per Jovanotti la situazione si è fortemente complicata: la Procura di Lucca, infatti, ha aperto un'inchiesta per danno ambientale sul Jova Beach Party in programma il 2 e 3 settembre 2022 a Viareggio.

Jova Beach Party: aperta un'inchiesta a Viareggio per danno ambientale

La grande festa estiva di Jovanotti non trova un attimo di pace. Come raccontato da Prima La Versilia,sul Jova Beach Party a Viareggio, la Procura di Lucca ha aperto un'inchiesta per danno ambientale. Sul doppio concerto, in programma il 2 e 3 settembre 2022 nella spiaggia del Muraglione, è stato ipotizzato il reato di distruzione e deterioramento ambientale. Il fascicolo di indagine è stato aperto contro ignoti e, al momento, nessuna persona risulta iscritta tra gli indagati.

L'esposto che ha fatto partire l'inchiesta

L'inchiesta da parte della Procura di Lucca sarebbe nata da un esposto, fatto arrivare agli inquirenti, depositato da un'associazione ambientalista su uno studio effettuato dal professore Giovanni Baccaro dell'università di Trieste. Ma che cosa è emerso da questo studio?

In buona sostanza, le piante presenti sull'arenile di Viareggio, dove è stato programmato il Jova Beach Party, contribuiscono alla costruzione delle dune, ne aumentano l'altezza e le consolidano, contrastando l'erosione della spiaggia. La grande folla e gli impianti del concerto di Jovanotti potrebbero portare alla demolizione delle piante, con tutte le conseguenze ambientali che ne deriverebbero.

La stessa segnalazione è giunta anche dalla Soprintendenza che ha avviato alcuni controlli. Gli organizzatori dell'evento, che hanno avuto il via libera in ogni aspetto dal Comune, dovrebbero presentare oggi la valutazione ambientale negli uffici dell'Amministrazione comunale.

La risposta del sindaco

Il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, in risposta alla richiesta di approfondimento paesaggistico, ha diffuso il testo di un parere Arpat che di fatto consente la manifestazione di Jovanotti. Secondo l'agenzia regionale, la spiaggia del Muraglione non ha pregio tale da rischiare di essere messo discussione dalla presenza, in due giorni, di circa 80mila persone.

"La zona - afferma il parere Arpat - è fortemente antropizzata per la presenza di un muro che delimita l'area e che la separa dal porto di Viareggio. Pertanto, pur essendo zona dunale, non rientra nella classificazione degli habitat naturali dunali.

Inoltre le specie vegetali individuate nella segnalazione non sono specie protette e le dune si trovano tra il mare e il muraglione che ne interrompe la naturalità di movimento".

Il sindaco, che ha diffuso il parere sui social, esulta con queste parole:

"E con questa comunicazione possiamo considerare conclusa anche l’ennesima polemica estiva viareggina. L’Arpat chiarisce che la spiaggia del Muraglione NON è habitat finale e le specie vegetali NON sono specie protette. Buona giornata".

I costi comunali per il Jova Beach Party

Per il Jova Beach Party, poi, il Comune di Viareggio ha stanziato 275mila euro, la somma massima investita in Italia per l'evento di Jovanotti (la seconda è Ravenna con 70mila euro), concessi agli organizzatori Prg senza una gara, come risulta dalla determinazione dirigenziale 1476 del 10 agosto.

Gli organizzatori, al Corriere Fiorentino, hanno fatto sapere che quelle risorse sono servite per "interventi di messa in sicurezza della spiaggia (ossia per eliminare 350 metri del Muraglione e realizzare 11 gazebo del 118)" e che "possono essere fatti affidamenti diretti a chi è esclusivista dell'artista".

Jova Beach Party senza pace

E con l'inchiesta della Procura di Lucca arriva l'ultimo capitolo di una narrazione che vede il Jova Beach Party non trovare mai pace. Dopo quanto accaduto a Fermo, nelle Marche, anche a Viareggio stessa, i Giovani Europeisti Verdi della Toscana hanno scritto a Jovanotti peruno spostamento del Jova Beach Party dalla spiaggia del Muraglione al fine di salvaguardare l'ecosistema dunale delle spiagge.

Come se non bastasse poi, a seguito del caos di Fermo, Jovanotti ha "sbroccato" contro tutti coloro che demonizzavano il suo festival in giro per le spiagge italiane. Ecco allora che un'ambientalista ha demolito punto per punto il tentativo di difesa del Jova Beach Party.

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