uccise dal frecciarossa

La lettera aperta del papà delle due ragazze morte a Riccione: "Non porto rancore"

Vittorio Pisanu, padre di Giulia e Alessia, affida a uno scritto il suo pensiero su chi lo ha giudicato nei giorni dopo la tragedia.

La lettera aperta del papà delle due ragazze morte a Riccione: "Non porto rancore"
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Il dolore per la scomparsa delle due figlie, morte tragicamente alla stazione di Riccione, non passerà mai. Ne è ben consapevole Vittorio Pisanu, il papà di Giulia e Alessia, le due sorelle travolte da un Frecciarossa la mattina di domenica 31 luglio 2022. Nei giorni seguenti la tragedia, il padre delle due ragazze non solo ha dovuto fare i conti con la disperazione per quanto accaduto, ma anche con i giudizi e le parole sprezzanti di molti, che hanno aspramente criticato la famiglia, "colpevole" di averle lasciate andare da sole a quella serata in discoteca. In realtà Vittorio era solito accompagnare le figlie, ma quel giorno era stato male e così aveva permesso alle ragazze di andare e tornare in treno.

La lettera del papà di Giulia e Alessia, uccise dal treno a Riccione

E così Vittorio Pisanu ha affidato a una lettera aperta, pubblicata su Repubblica, il suo pensiero, prima parlando della sofferenza per quanto accaduto e della vicinanza che ha sentito nei giorni seguenti la tragedia.

 "Vivo la sofferenza confortato moralmente e spiritualmente dalle tante persone che quotidianamente hanno inondato me e la mia casa di un’umanità e dolcezza che va oltre misura e immaginazione. Vivo la sofferenza per l’immane tragedia che ha colpito la mia famiglia, e la consapevolezza del nuovo inizio che mi attende, nel fervido desiderio di provare a trasformare l’ingiusto evento in bene assoluto".

Pisanu, che dalla Sardegna si è trasferito a Castenaso, nel Bolognese, è tornato in questi giorni al lavoro nella sua azienda che vende scaffali industriali. Un modo per distogliere la mente dall'accaduto, anche se il pensiero di Giulia e Alessia lo accompagna in ogni momento:

"È l’unica mia salvezza. Non c’è stato un giorno in cui non le abbia accompagnate e riprese da scuola, almeno questo mi rimarrà per sempre, quello che ho vissuto con loro. Andavo sempre a prenderle, tutte quante, prendevo un albergo se necessario quando andavano a ballare in Riviera".

E sui giudizi della gente...

Come detto, la tragedia di Giulia e Alessia ha scatenato anche i giudizi negativi. In tanti hanno criticato Pisanu - senza conoscerne la storia e le motivazioni  - per aver permesso alle due figlie di andare da sole a Riccione. Ma Vittorio non vuole serbare rancore.

"Sono convinto che ognuno di loro possa trarre insegnamento per la vita che verrà. Vorrei che da questa disgrazia, da questa immensa perdita, si possano trarre nuove energie per plasmarla in amore puro. Affinché da questo vuoto, da questa banalizzazione del male, dal cinismo della disperazione, possa nascere e crescere rigoglioso l’amore verso il prossimo. Perché le mie bimbe, i nostri angeli, non siano arrivati in cielo invano".

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