Chi lo deve fare

Vaiolo delle scimmie, corsa al vaccino: a Milano quasi esaurito

Sold-out delle prime 2mila dosi di vaccino in Lombardia in sole 24 ore.

Vaiolo delle scimmie, corsa al vaccino: a Milano quasi esaurito
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Sebbene il numero degli attualmente positivi al vaiolo delle scimmie sia molto contenuto rispetto a quanto era accaduto con la prima ondata di Covid-19, i contagi sono gradualmente in aumento (ad oggi se ne contano 599 nella nostra Penisola) e bisogna comunque prestare massima attenzione per non far diffondere vertiginosamente questa nuova patologia. Il ministero della Salute, a riguardo, ha dato il via ad una campagna vaccinale a scartamento ridotto, inviando una serie vaccini alle Regioni più colpite dal "Monkeypox": Lombardia, Veneto, Lazio ed Emilia Romagna.

Come sostiene il celebre proverbio, prevenire è sempre meglio che curare, anche in questo caso avere premura è la parola d'ordine: lo sanno benissimo i milanesi che, come affermato dalla vicepresidente ed assessore al welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, hanno mandato completamente sold-out, in pochissime ore, tutte le primissime dosi di vaccino contro il vaiolo delle scimmie.

Vaiolo delle scimmie, chi deve fare il vaccino

E' stata una doppia circolare del Ministero della Salute a stabilire la platea dei destinatari. Le prime categorie alto rischio a cui verrà offerta inizialmente la vaccinazione, come profilassi pre-esposizione, sono individuate tra personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopoxvirus, persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM) e che rientrano in alcuni criteri di rischio relativamente alla frequenza e alla modalità dei rapporti sessuali.

"Si ritiene importante il coinvolgimento delle associazioni LGBTQIA+ e quelle per la lotta all’HIV, in particolare per favorire una corretta informazione sulla campagna vaccinale", precisa il documento che al momento esclude la possibilità di una vaccinazione di massa".

Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, a riguardo, ha fatto un'importante precisazione:

"L'infezione da monkeypox non è collegata all'orientamento sessuale - ha dichiarato all'Ansa- ma la sua trasmissione richiede un contatto fisico importante quale è appunto il contatto sessuale. L'infezione è partita dalla comunità gay maschile, ma non dobbiamo commettere l'errore, fatto negli anni Ottanta ai tempi dell'AIDS, di credere che la malattia riguardi solo quella comunità".

A Milano già finite le prime dosi di vaccino

Il ministero della Salute ha quindi inviato 2.000 vaccini in Lombardia, 1.200 in Lazio, 600 in Emilia Romagna e 400 in Veneto. Una campagna vaccinale a scartamento ridotto, cominciata nelle Regioni più colpite dal vaiolo delle scimmie. Una patologia ancora non globalmente diffusa, ma che comunque spaventa: a testimoniarlo è il (quasi) sold-out delle dosi di siero a Milano.

"Alle 17.30 di mercoledì, primo giorno utile per fissare un appuntamento per la somministrazione - afferma una nota regionale -, avevano infatti già prenotato 1.421 cittadini, di cui 80 hanno già ricevuto la propria dose.  A Milano 258 prenotazioni sono state effettuate al Sacco, 127 al Niguarda, 178 all'Asst Santi Paolo e Carlo e 237 al Policlinico. In vista dell'esaurimento delle prime 2mila dosi inviate dal ministero della salute, la direzione generale welfare di regione Lombardia ha già chiesto ulteriori forniture di vaccini".

La vicepresidente di Regione Lombardia, Letizia Moratti, ha inoltre aggiunto:

"Considerata l'elevata adesione alla prenotazione ho dato disposizione alla direzione generale di attivarsi subito per richiedere la fornitura di ulteriori dosi di vaccino al ministero della salute. La raccolta delle prenotazioni proseguirà oltre le 2mila dosi attualmente disponibili, formando una eventuale lista di attesa che sarà smaltita non appena regione Lombardia verrà rifornita. Anche in questa occasione il forte senso civico dei cittadini lombardi si è confermato encomiabile".

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