non è emergenza, ma...

Vaiolo delle scimmie: chi deve fare il vaccino e dove si può già fare

Si parte in Lombardia, Lazio, Veneto ed Emilia Romagna, le regioni più colpite.

Vaiolo delle scimmie: chi deve fare il vaccino e dove si può già fare
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Se ne sta parlando poco ultimamente, vuoi perché l'attenzione è tutta o quasi sulla campagna elettorale, vuoi perché (per fortuna) non ha avuto lo stesso impatto del Covid. Ma il vaiolo delle scimmie non è sparito e, anzi, i casi sono in aumento. Tanto che ora partono anche le vaccinazioni. Ma chi deve fare il vaccino?

Vaiolo delle scimmie: chi deve fare il vaccino

I casi "ufficiali" in Italia sono al momento 545: un numero che non fa paura, ma che invita all'attenzione. Per questo la campagna vaccinale è a scartamento ridotto e nulla ha a che vedere che quella massiccia anti-Covid. Anzi, il Ministero della Salute ha previsto l'invio delle prime dosi di vaccino soltanto in quattro Regioni (Lombardia, Veneto, Lazio ed Emilia Romagna, le più colpite sinora).

Ma chi deve fare il vaccino? Attraverso due circolari, il Ministero ha stabilito la platea  dei destinatari. Le prime categorie alto rischio a cui verrà offerta inizialmente la vaccinazione, come profilassi pre-esposizione, sono individuate tra personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopoxvirus, persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM) e che rientrano in alcuni criteri di rischio relativamente alla frequenza e alla modalità dei rapporti sessuali.

"Si ritiene importante il coinvolgimento delle associazioni LGBTQIA+ e quelle per la lotta all’HIV, in particolare per favorire una corretta informazione sulla campagna vaccinale", precisa il documento che al momento esclude la possibilità di una vaccinazione di massa.

Su questo fattore, poi, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha fatto un'importante precisazione:

"L'infezione da monkeypox non è collegata all'orientamento sessuale - ha dichiarato all'Ansa- ma la sua trasmissione richiede un contatto fisico importante quale è appunto il contatto sessuale. L'infezione è partita dalla comunità gay maschile, ma non dobbiamo commettere l'errore, fatto negli anni Ottanta ai tempi dell'AIDS, di credere che la malattia riguardi solo quella comunità".

Dove si parte

Con una seconda circolare il Ministero ha stabilito la ripartizione delle prime quote di vaccino alle Regioni che hanno avuto i numero più alto di casi:

  • Lombardia 2000
  • Lazio 1200
  • Emilia-Romagna 600
  • Veneto 400

QUI LA CIRCOLARE DEL MINISTERO

Dopo questa prima tranche ne arriveranno altre, per un totale di 16.000 circa. Allo Spallanzani di Roma le inoculazioni inizieranno già lunedì 8 agosto 2022.

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