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l'ultimo saluto alla piccola
Oggi il funerale di Diana Pifferi. La mamma Alessia non ci sarà
La funzione sarà celebrata alle 15 a San Giuliano Milanese.
Oggi pomeriggio, venerdì 29 luglio 2022, a San Giuliano Milanese, si svolgeranno i funerali di Diana Pifferi, la bimba di 18 mesi lasciata morire di stenti dalla mamma Alessia che l'ha abbandonata sola in casa per andare dal compagno. Una storia straziante la sua, che ha commosso tutta Italia, che si è affezionata a quella bambina lasciata al suo destino. Proprio per questo è ipotizzabile che oggi siano tantissimi coloro che pur non conoscendo né lei né la madre vorranno partecipare al funerale. Naturalmente non ci sarà la mamma, anche se Alessia Pifferi aveva chiesto di poter partecipare alle esequie.
Oggi il funerale di Diana Pifferi
Diana da qualche giorno ha anche un volto. Quello della foto apparsa sui manifesti funebri pubblicati per annunciare il funerale. Sino a quel momento era solo un nome che provocava un tuffo al cuore al solo pensiero di quella bambina sola per sei giorni nel suo lettino, con accanto solo un biberon.
Oggi alle 15 nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo di San Giuliano Milanese è in programma la funzione funebre, cui è attesa la presenza del sindaco di Milano Beppe Sala. Il Comune si è infatti offerto di pagare per intero le spese.
La mamma non ci sarà
Non ci sarà - per ovvi motivi - la mamma, che però dalla sua cella in carcere aveva confessato ai suoi avvocati la volontà di partecipare. Una richiesta che lascia più di una perplessità sul suo stato emotivo, tanto che i legali che la stanno seguendo hanno richiesto una perizia psichiatrica, in un primo momento negata dal giudice, che aveva parlato di una donna lucida, che vedeva la piccola Diana come un "ostacolo" alla propria libertà.
Attesa per i tossicologici
Intanto lunedì 1 agosto 2022 sono stati fissati altri accertamenti sul flacone di tranquillante trovato in casa e sul biberon della piccola. L'obiettivo è capire se Alessia Pifferi abbia sedato Diana prima di allontanarsi dalla propria casa per sei giorni. In caso di risposta positiva la posizione della donna potrebbe aggravarsi ulteriormente.
