Il Papa: "Se un giorno mi dimetterò, vivrò a Roma" (ma non in Vaticano)
Si profila una soluzione come per Benedetto XVI. Bergoglio però non tornerà in Argentina, vuole seguire una parrocchia nella Capitale.
Il "sogno" del Papa: continuare ad essere il Vescovo di Roma per sempre. Ovvero, vivere nella Capitale anche quando non sarà più Pontefice.
La questione delle dimissioni del pontefice è tornata di attualità negli ultimi tempi: Papa Francesco è infatti parso affaticato, con difficoltà motorie e ormai quasi sempre "aiutato" da un bastone o addirittura da una carrozzina.
Il Papa: Dopo le dimissioni vivrò a Roma, confesserò e mi occuperò dei malati
I "desiderata" di Bergoglio sono stati espressi in un'intervista alla Tv messicana Televisa Univision:
"L'ho sempre detto, dopo le dimissioni da Pontefice, non tornerò in Argentina e non vivrò all'interno del Vaticano. Mi piacerebbe continuare a essere il Vescovo di Roma, Vescovo emerito di Roma. Mi piacerebbe seguire una parrocchia, confessare, seguire gli ammalati".
Dopo Benedetto XVI, la "strada" delle dimissioni
In ogni caso la "notizia" è che il pontificato di Papa Francesco non si prolungherà fino alla morte del Pontefice, ma, come era stato per Benedetto XVI anche Bergoglio, ormai non nuovo a queste "interviste" in Tv, prenderà in considerazione la soluzione delle "dimissioni".
Il Papa del resto, alla Tv messicana non ha fatto mistero delle condizioni ormai precarie del suo ginocchio e ha osservato:
"Benedetto XVI ha di fatto aperto la strada dei Papi emeriti. Se una persona sente che non ce la fa più a fare alcune cose o peggio si sente come un ostacolo, è giusto farsi delle domande come ha fatto a suo tempo Benedetto XVI".
La necessità di una "normativa"
Ecco però che aperta una "strada" nella storia pontificale, in Vaticano in seguito alle parole di Bergoglio si è aperto il dibattito sulla necessità di un provvedimento legislativo che definisca per altre situazioni che si possano presentare anche in futuro un quadro di regole in caso di dimissioni di un Papa.
Ma in realtà, la questione verte anche sul fatto di evitare equivoci, fraintendimenti (e magari anche polemiche o sovrapposizioni teologiche o di pensiero). Da qui, la decisione di farsi chiamare "vescovo emerito", di non vestire di bianco né risiedere in Vaticano.
Del resto, lo stesso Ratzinger è tornato in Germania. Il messaggio lanciato da Bergoglio (e appoggiato dal Vaticano) è dunque che il Papa è uno.