Botta e risposta

Selvaggia Lucarelli sui tassisti: "Dichiarano al fisco 1000 euro e comprano licenze per 180mila"

La polemica della giornalista romana contro la categoria. I taxisti replicano con un coro sessista.

Selvaggia Lucarelli sui tassisti: "Dichiarano al fisco 1000 euro e comprano licenze per 180mila"
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Una vicenda che sta tenendo banco da diversi giorni soprattutto dopo i due giorni di sciopero da parte dell'intera categoria dei taxisti per protestare contro l'articolo 10 del Disegno di legge sulla Concorrenza, che secondo i sindacati andrebbe a "delegittimare il settore a favore delle multinazionali". Nelle ultime ore, tuttavia, sulla vicenda dei taxisti è intervenuta col coltello tra i denti la giornalista romana Selvaggia Lucarelli, non nuova ad aizzare polemiche di qualsiasi tipo. Sul suo editoriale per Domani ha dichiarato:

"I taxisti, con le città piene di turisti, non fanno che scioperare. Beati loro, verrebbe da dire, perché è evidente che possono concedersi il lusso di farlo. Un lusso curioso, visto che dichiarano al fisco poco più di mille euro al mese (non sono obbligati ad emettere ricevuta fiscale e pagano le tasse in base a studi di settore) e comprano licenze che ne costano 180mila".

Lo sciopero dei taxisti

Due giorni di mobilitazione che hanno creato non pochi disagi nelle grandi città. Uno sciopero generalizzato da parte dei taxisti, arrivato persino a Palazzo Chigi, per protestare contro l'articolo 10 del Disegno di legge sulla Concorrenza, che secondo i sindacati andrebbe a "delegittimare il settore a favore delle multinazionali". Un'argomentazione che si è tradotta in uno striscione decisamente eloquente esposto proprio sotto la sede del Governo:

"Draghi, non te lo chiede l'Europa, te lo chiede Uber".

La protesta ha visto migliaia di "auto bianche" sfilare per le strade del centro di Roma, paralizzando il traffico, poi parte dei tassisti si sono diretti sotto Palazzo Chigi dove c'è stato anche qualche momento di tensione con il lancio di bottigliette di plastica. Sulla questione, tuttavia, il Governo però sembra intenzionato a tirare dritto. Lo ha confermato in buona sostanza anche il viceministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili Teresa Bellanova che ha commentato:

"Come Governo e Ministero non siamo intenzionati a fare lo stralcio dell'articolo 10 del Ddl Concorrenza, ma siamo disponibili a portare avanti il confronto per chiarire meglio e puntualizzare".

La polemica di Selvaggia Lucarelli contro i taxisti

selvaggia lucarelli testata
Selvaggia Lucarelli

Ma ecco che, nel corso delle ultime ore, l'attenzione dei taxisti si è spostata contro la giornalista romana Selvaggia Lucarelli che, nei suoi editoriali scritti su Domani, ha esposto il suo punto di vista sullo sciopero e sulla protesta del settore:

"I taxisti, con le città piene di turisti, non fanno che scioperare. Beati loro, verrebbe da dire, perché è evidente che possono concedersi il lusso di farlo. Un lusso curioso - provoca la Lucarelli - visto che dichiarano al fisco poco più di mille euro al mese (non sono obbligati ad emettere ricevuta fiscale e pagano le tasse in base a studi di settore) e comprano licenze che ne costano 180mila".

Poi arriva l'argomentazione:

"La solita storia: i tassisti presidiano il loro fortino, non vogliono concorrenza, Uber è il male e così via. Naturalmente ammantano la loro arroganza di nobili ragioni: 'È una risposta a chi pensa di svendere la funzione di servizio pubblico che svolgiamo' oppure 'È la lotta di 40mila lavoratori contro la speculazione finanziaria'. Commovente. Soprattutto quando parlano di servizio pubblico. Chissà se è servizio pubblico lasciare persone a piedi di notte, con la pioggia, perché senza contanti. Lasciare i turisti in fila all’aeroporto se non hanno i cento euro nel portafogli (ora ci sono le sanzioni, vedremo quanto funzioneranno)".

Per concludere la stilettata finale della giornalista:

"Chissà se è servizio pubblico non accettare determinate corse dagli aeroporti perché non sono vantaggiose o farle pagare cifre irragionevoli. Chissà se è normale alzare le corse fisse da e per gli aeroporti, lamentarsi delle commissioni alle banche come fossero l’unica categoria in Italia a pagarle. Chissà se è normale che non ci siano taxi a sufficienza nei weekend di sole o accompagnare i clienti al bancomat, urlando che devono prelevare perché loro non regalano soldi alle banche. Chissà se è normale che in questi giorni alcuni tassisti in sciopero aggrediscano i colleghi che vogliono lavorare, li costringano a lasciare i clienti a un isolato dalle stazioni per non farsi vedere dai colleghi furiosi.

Di sicuro non è normale che fino ad oggi il governo abbia sempre piegato il capo agendo per il vantaggio dei tassisti anziché per il bene dei cittadini. Mi aspetto che Draghi – uno che ha l’aria di decidere lui il prezzo della corsa – non si lasci intimorire da scioperi, cori e striscioni. È ora di aprire il mercato e chiudere definitivamente lo sportello dei taxi che si spacciano per servizio pubblico, ben attenti a tutelare solo il privato".

Il coro dei taxisti contro Selvaggia Lucarelli

Ed ecco allora che, durante i giorni di sciopero da parte della categoria, alcuni taxisti hanno deciso di rispondere per le rime alla giornalista romana. A Napoli, ad esempio, la protesta contro l'articolo 10 del ddl concorrenza si è trasformata per qualche minuto in una violenta contestazione nei confronti di Selvaggia Lucarelli. In un video pubblicato da un utente su Twitter, si vede un uomo con il megafono alzare per primo il coro e coinvolgere tutta la piazza:

"Selvaggia Lucarelli è una pu****a".

IL CORO:

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