ma per putin non è una buona notizia...

Rublo inarrestabile sul dollaro: ma come, la Russia non era a un passo dal default?

Moneta in continua crescita, ma questo frena l'esportazione dei prodotti russi.

Rublo inarrestabile sul dollaro: ma come, la Russia non era a un passo dal default?
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"Il rublo è in crollo". "La Russia è a un passo dal default?". "Le sanzioni stritoleranno l'economia di Mosca". Quante volte abbiamo sentito frasi del genere negli ultimi tre mesi? Beh, le cose non sono andate proprio così: il rublo è ai massimi  sul dollaro dal 2015...

Rublo ai massimi  sul dollaro dal 2015

La valuta russa è salita dell’1,2% a 55,75 rispetto al dollaro, toccando in precedenza 55,44, il valore più alto dall’inizio di luglio 2015. Inoltre, aveva guadagnato lo 0,6% a 58,49 contro l’euro, avvicinandosi al suo livello più forte in quasi cinque anni.
Il rublo si conferma dunque nel 2022 la migliore valuta al mondo, con un rialzo superiore al 35%.

Questo nonostante la riduzione di 1.050 punti base dei tassi da parte della Banca centrale, che li ha progressivamente riportati dal 20% al 9,5%, e l’allentamento delle misure di controllo sui capitali introdotte per contrastare le sanzioni seguite alla guerra.

Continuo saliscendi

L'invasione dell'Ucraina da parte del Cremlino aveva inizialmente devastato la posizione del rublo, calato al minimo storico il 10 marzo 2022 (121,52 rubli per un dollaro). In quel momento le mosse di Europa e Stati Uniti sembravano funzionare, ma Mosca - come era ampiamente prevedibile - ha reagito imponendo la vendita obbligatoria in valuta estera agli esportatori e il pagamento in rubli   del gas. A quel punto la moneta ha avuto un'impennata arrivata sino al 118%. Un fattore che ha evitato la crisi economica, ma non è sempre tutto oro quel che luccica...

 

Ma per Putin non è una buona notizia...

Già, perché un rublo così forte non è proprio una buona notizia per Mosca. L'andamento della moneta in realtà preoccupa le autorità russe perché ha ridotto i ricavi delle esportazioni in termini di valuta locale e ha reso i beni del Paese più costosi all’estero. Ma finora la Banca centrale, nonostante alcune misure di allentamento, non è stata in grado di contrastare la crescita esponenziale dopo i momenti bui dell'inizio della guerra.

 

 

 

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