Siccità, verso lo stato di emergenza: cosa vuol dire che dovremo razionare l'acqua
Oggi, martedì 21 giugno, potrebbero già essere prese decisioni drastiche.
Anche nelle prossime ore non è prevista pioggia. E la situazione siccità continua a peggiorare. E così oggi, martedì 21 giugno 2022, alcune Regioni - come già ampiamente annunciato - chiederanno lo stato di calamità al Governo. Che naturalmente dirà di sì come ha già anticipato il ministro Stefano Patuanelli. E in molti preparano già le ordinanze sul razionamento dell'acqua.
Emergenza siccità: ci toccherà razionare l'acqua
L'Osservatorio del Po ha proposto una prima soluzione per proseguire con l'irrigazione dei campi nonostante la situazione drammatica: diminuire i prelievi del 20% ma garantire l'afflusso delle acque anche al delta. La situazione rimane comunque gravissima, e sono attese nelle prossime ore decisioni drastiche.
Le Regioni (soprattutto quelle del Nord: Piemonte, Lombardia e Veneto in testa), chiederanno nelle prossime ore lo stato di emergenza, di modo che sia data priorità all'uso umano e agricolo dell'acqua rimasta. Lo ha anticipato l'assessore all'Agricoltura del Veneto Federico Caner, coordinatore della commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni. Ma non solo: la richiesta sarà di mettere a disposizione risorse per nuovi invasi, attingendo pure dal Pnrr.
E mentre si riunirà la Conferenza delle Regioni, a Roma ci sarà anche un importante incontro fra i capi di gabinetto di tutti i ministeri coinvolti: Politiche agricole, Transizione ecologica, Economia e Affari regionali. Dopodiché sarà il momento di un punto "politico".
In arrivo le ordinanze regionali
Al Nord molte Amministrazioni locali hanno già emesso o promesso ordinanze anti-spreco, ma la novità è che potrebbero presto esserci delle norme apposite a livello regionale. Del resto la situazione è sotto gli occhi di tutti e le parole del governatore della Lombardia Attilio Fontana suonano sinistre:
"Se non piove possiamo resistere 10 giorni, 15 al massimo".
Ma cosa potrebbero prevedere le ordinanze? Sicuramente il privilegio dell'utilizzo per i fabbisogni primari dell'acqua. Dunque divieto di riempimento di piscine, di lavaggio dell'auto e di bagnare i giardini privati.
Una situazione che potrebbe portare anche alla chiusura di qualche attività: pensate ad esempio ai centri di lavaggio auto.
Anche nel Lazio situazione drammatica
Anche nel Lazio la situazione è drammatica. Lo ha detto il governatore Nicola Zingaretti:
"Allo stato attuale nel territorio di Ato 2 (ovvero Roma e provincia, ndr) non è prevista né preventivata alcuna forma di turnazione. La situazione però è grave, al massimo entro mercoledì procederemo alla proclamazione dello stato di calamità che darà strumenti utili a prelievi, ci auguriamo limitati, che permettano la non turnazione nel territorio".