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Covid, boom di reinfezioni: come e perché anche se siamo vaccinati

Nell'ultima settimana le reinfezioni sono cresciute del 5,8%. Colpa soprattutto delle nuove sottovarianti di Omicron.

Covid, boom di reinfezioni: come e perché anche se siamo vaccinati
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Secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità, nell'ultima settimana è aumentata la percentuale di chi si è reinfettato con il Covid è salita al 5,8%. Questo nonostante una campagna vaccinale con numeri record. Ma perché ci reinfettiamo anche se siamo vaccinati? Colpa delle nuove varianti di Omicron, arrivata ormai alla "versione" 4 e 5, ma non solo.

Covid: boom di reinfezioni. Ma perché ci ammaliamo anche se siamo vaccinati?

Una spiegazione arriva dall'ultimo report della Fondazione Gimbe:

"La sottovariante Omicron Ba.2 ha quasi completamente soppiantato la Ba.1, mentre vengono già segnalati i primi casi di Ba.4. Allo stato attuale delle conoscenze, queste nuove sotto-varianti di Omicron sembrano avere una maggior trasmissibilità rispetto a Ba.2 e, soprattutto, una maggior capacità di evadere la protezione immunitaria, sia da vaccino, sia da pregressa infezione: questo determina una probabilità più elevata di reinfezione, oltre ad una maggiore resistenza di queste varianti agli anticorpi monoclonali".

Chi rischia di più

Ci sono categorie di persone che rischiano di più di ammalarsi di nuovo. In particolare coloro che non sono vaccinati o hanno fatto l'ultima dose oltre 120 giorni fa. Ma non solo: rischia anche chi ha avuto la prima diagnosi Covid oltre 210 giorni fa.

Sono poi maggiormente soggetti le donne e i giovani (fascia d'età dai 12 ai 49 anni), oltre - per ovvi motivi - agli operatori sanitari, costantemente esposti al contatto con soggetti positivi.

E poi ci sono le caratteristiche personali: c'è anche chi pur a contatto continuo con positivi non si è mai ammalato...

Le  nuove varianti

Nelle ultime settimane, poi, stanno emergendo delle sub-varianti di Omicron (4 e 5) in grado di reinfettare anche chi è stato infettato non soltanto da Delta, ma pure dalle versioni precedenti di Omicron, che già avevano in parte "bucato" la protezione dei vaccini, seppur portando a  forme meno intense della malattia.

Secondo il direttore dell'Unità di Statistica medica ed epidemiologia molecolare del Campus Bio-medico di Roma, Massimo Ciccozzi, interpellato dall’Ansa, "chi ha preso la Omicron 1 può reinfettarsi con la Omicron 2 ma poi non può contagiarsi di nuovo con la 1".

L'esperto invita inoltre a non abbassare la guardia:

"Dobbiamo essere sempre in allerta anche sulle varianti che sono state soppiantante da Omicron, come la Delta che non è scomparsa e potrebbe avere mutazioni e organizzarsi per la rimonta. Anche la Alfa, l'abbiamo isolata su una persona del Nord Italia proveniente da Londra".

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