Cerca commesse 18enni libere da impegni familiari: "Chi ha famiglia non è affidabile"
L'anziano proprietario di un'attività ha sdegnato opinione pubblica e politica con il suo cartello. Ma lui rivendica: "Pago io, scelgo io".
E' bufera sul cartello che ha fatto capolino nella vetrina del negozio Magazzini Dal Sasso, ad Asiago (nel Vicentino) dove si cercano "commesse diciottenni libere da impegni familiari". E se qualcuno fosse tentato di giustificare il proprietario, ecco come ha rincarato la dose dopo le polemiche:
“Chi ha figli o famiglia non è affidabile”.
Il titolare ammette candidamente che, essendo lui a pagare gli stipendi, sceglie lui chi vuole assumere sulla base delle sue preferenze. Fortunatamente il mercato del lavoro non funziona proprio così...anche per "chi paga".
L'annuncio di lavoro: "Cerco commesse senza impegni familiari"
Un cartello offensivo e discriminante. Come riporta Prima Vicenza, ad Asiago i titolari del negozio “Magazzini Dal Sasso” stanno cercando una commessa e, per trovare la “candidata perfetta”, hanno deciso di porre un cartello sulla loro vetrina che recita:
“Cercansi commesse diciottenni libere da impegni familiari. Presentarsi dalle ore 17”.
Inevitabile l’ondata di indignazione da parte dei cittadini, ma anche dei turisti, nel vedere quel messaggio campeggiare sulla vetrina del negozio. La senatrice vicentina Daniela Sbrollini di Italia Viva ha postato la foto della vetrina sui social ed è intervenuta sulla vicenda affermando:
“Il cartello offende tutti. Le donne che sono discriminiate, gli uomini che sono praticamente esclusi. In tre righe si riassume tutto lo sconcerto per il lavoro sprecato in questi anni di lotte per le pari opportunità. Forse un dato positivo si può trovare nella sincerità del messaggio. Smaschera un concetto di base spesso nascosto, troppo frequente e sbagliato”.
Il titolare rivendica la sua posizione
Il titolare Mario Dal Sasso, 81 anni, ha ribadito che non capisce il senso della polemica dato che, secondo il suo punto di vista, “chi ha figli o famiglia non è affidabile”, oltre a ribadire che se una persona si sente infastidita dal cartello “può sempre evitare di soffermarsi”. L'anziano è anche convinto, come dichiarato, che in virtù di negoziante ha il diritto di poter scegliere chi assumere senza dare alcuna spiegazione. Probabilmente si è perso per strada qualche decennio di evoluzione della società civile.
La discussione è infuocata e per togliere quel cartello sono stati mobilitati, nell'ordine: vigile del paese, assessore al Commercio del paese, segretario comunale e funzionari della Regione Veneto. Più di qualcuno ha provato a far capire all'imprenditore che quel messaggio è lesivo anche dell'immagine del suo negozio. Ma nulla...
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Non pago, per confermare la sua posizione, l'uomo ha aggiunto un altro cartello vicino a quello contestato, che recita "Vergognatevi", all'indirizzo di tutti coloro che lo stanno criticando per questa discriminazione. Dopo questa mossa è evidente che i margini per comprendere il quadro generale, da parte dell'anziano, sono pressoché nulli.