SI CERCA UNA SOLUZIONE

Guterres a Lavrov: "Tregua prima possibile". Ma Mosca: "Se continuate a mandare armi è difficile"

Mentre continuano i bombardamenti, il segretario generale delle Nazioni Unite in visita in Russia chiede a Mosca il cessate fuoco. Ma le speranze non sono molte.

Guterres a Lavrov: "Tregua prima possibile". Ma Mosca: "Se continuate a mandare armi è difficile"
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Tregua prima possibile. Sulla guerra in Ucraina, arriva l'appello del segretario Onu Antonio Guterres al ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov durante il loro incontro a Mosca avvenuto martedì 26 aprile 2022:

"Tregua prima possibile, si arrivi al cessate il fuoco, bisogna ridurre al minimo le sofferenze umane"

Nella fattispecie, in occasione di un incontro attesissimo dalle diplomazie internazionali, il segretario generale delle Nazioni Unite ha ribadito il suo concetto anche guardando alla situazione delle tante persone in fuga, di anziani e bambini vittime di una situazione che si fa ogni giorno più drammatica.

La richiesta dell'Onu a Mosca: "Cessate il fuoco"

La visita di Guterres in Russia, annunciata la scorsa settimana, ha confermato lo spirito con il quale l'Onu sta cercando di "stoppare" la deriva e la piega che ha preso il conflitto e l'invasione in Ucraina.

In particolare, scongiurare il rischio che, con il passare dei giorni e delle ore, si fa drammaticamente sempre più concreto, ovvero quello di una terza guerra mondiale.

Tanto che le prime parole del segretario Onu arrivato sotto il Cremlino sono state abbastanza eloquenti:

"Sono venuto a Mosca come messaggero di pace con l'obiettivo di "salvare vite e ridurre le sofferenze in Ucraina".

"Tregua prima possibile", le speranze dopo il vertice

Che l'appello di Guterres possa tradursi in fatti concreti è ancora difficile da ipotizzare. Di certo, dopo il vertice il segretario Onu ha commentato di aver avuto con il ministro russo un "confronto franco", sottolineando che le Nazioni Unite hanno chiesto di stabilire un "cessate il fuoco per trovare una soluzione, che finora non è stata trovata".

Non c'è più tempo da perdere: l'incubo atomico

In buona sostanza, una sorta di ammissione che finora la strada diplomatica e delle sanzioni alla Russia non ha portato a risultati concreti. Intanto però il tempo passa e la situazione rischia di sfuggire di mano.

Tanto per dare l'idea, lo spauracchio del terzo conflitto mondiale va rimodulato sulla potenza raggiunta oggigiorno da un'arma atomica: secondo gli esperti un'esplosione nucleare raderebbe completamente al suolo città come Londra, Parigi o Milano.

Un passaggio che deve essere ben chiaro a Guterres che ha osservato quasi scandendo il tempo:

"Ci sono diverse interpretazioni su ciò che sta accadendo in Ucraina, ma ciò non limita la possibilità di avere un dialogo molto serio per ridurre al minimo la sofferenza delle persone. Prima la pace viene ripristinata meglio è per l'Ucraina, la Russia e per il resto del mondo".

Dopo Lavrov, Guterres incontrerà al Cremlino anche il presidente della Russia Vladimir Putin.

La risposta di Lavrov, che accusa Kiev

La risposta di Lavrov, però, non è stata molto incoraggiante. Il ministro degli Esteri di Mosca, infatti, ha puntato l'indice contro l'Ucraina.

"I nostri obiettivi sono principalmente proteggere la popolazione civile e siamo pronti a collaborare con i nostri colleghi delle Nazioni Unite per alleviare la difficile situazione della popolazione civile. Ma noi apriamo i corridoi, e questi sono ignorati dal battaglione Azov, che sfoggia le svastiche delle SS, e non ci permette di intraprendere l'evacuazione".

Lavrov poi ne ha avuto anche per i Paesi della Nato che inviano armi all'Ucraina:

"Se continuerà  l'invio di armi dall'Occidente all'Ucraina dal negoziato difficilmente sortirà un risultato".

 

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