Draghi è positivo al Covid e in Africa a caccia di gas volano Di Maio e Cingolani
Il ministro degli Esteri e quello della Transizione ecologica sostituiranno il Premier in Congo e Angola nel cosiddetto "tour del gas".
Dopo l'accordo dello scorso 12 aprile 2022 con l'Algeria, proseguono i viaggi internazionali del Governo in Africa per mettere a punto la strategica energetica relativa alle forniture di gas, con l'obiettivo di affrancarsi gradualmente dalle importazioni provenienti dalla Russia. L'intesa con il Primo Ministro algerino Aïmen Benabderrahmane ha rappresentato il primo tassello per assicurare ai cittadini italiani e alle imprese un apporto energetico costante, considerando che entro l'inverno bisognerà riempire gli stoccaggi per far fronte ai mesi freddi. Il piano dell'Italia, quindi, riguardo al cosiddetto "tour del gas", prevede ora un doppio viaggio in Congo e in Angola ai quali però mancherà il Premier Mario Draghi, risultato positivo al Covid-19. A rappresentare il Governo italiano saranno quindi il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani.
Senza Draghi (positivo al Covid), Di Maio e Cingolani in Africa per il "tour del gas"
Prosegue la strategia energetica dell'Esecutivo relativa alle forniture di gas. Tra oggi, mercoledì 20, e domani, giovedì 21 aprile 2022, nell'ambito del cosiddetto "tour del gas", la delegazione italiana è attesa in Congo e in Angola per stipulare accordi con i rispettivi governi africani. A rappresentare lo Stato, tuttavia, come accaduto in precedenza in Algeria, non ci sarà però il Premier Mario Draghi, il quale, mentre stava trascorrendo le vacanze pasquali insieme alla famiglia nella sua abitazione di Città della Pieve, è risultato positivo al Covid-19, ed ora si trova in quarantena, fortunatamente senza sintomi.
Il Capo del Governo, nei due viaggi internazionali in Africa, sarà quindi sostituito in presenza dalla doppia figura del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e del ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani. Nonostante la positività al virus, Draghi seguirà da remoto il "tour del gas", avendo già un colloquio telefonico con il Presidente della Repubblica del Congo, Dénis Sassou N'Guesso, in vista dell’imminente missione a Brazzaville dei due ministri.
Il "tour del gas" in Africa per affrancarsi dalla Russia
Il primo step del "tour del gas" è avvenuto lo scorso 12 aprile 2022 quando Mario Draghi ha incontrato ad Algeri il Premier algerino Aïmen Benabderrahmane per firmare il primo accordo con uno dei principali fornitori del combustibile attraverso il gasdotto Transmed. La strategia energetica del Governo è stata chiara: entro l’inverno bisognerà riempire gli stoccaggi per far fronte ai mesi freddi e nell’arco di 2 o 3 anni liberarsi della dipendenza dalla Federazione russa.
Gli accordi sulle forniture di gas con Algeria, Angola, Congo e Mozambico, quindi, punta a sostituire circa il 50% dell’energia proveniente da Mosca entro il 2023. Una conversione di difficile attuazione nell'immediato, ma che si è resa necessaria alla luce delle complicanze del conflitto bellico in Ucraina.
"Subito dopo l'invasione dell'Ucraina - aveva dichiarato Draghi a seguito dell'incontro in Algeria - avevo annunciato che l'Italia si sarebbe mossa con rapidità per ridurre la dipendenza dal gas russo. Gli accordi di oggi sono una risposta significativa a questo obiettivo strategico. Il Governo vuole difendere i cittadini italiani e le imprese dalle conseguenze del conflitto".
Sempre in quest'ottica, il Governo è anche al lavoro per ragionare su un decreto che da un lato semplifichi le procedure estrattive di gas nel nostro Paese, mentre dall'altro favorisca la realizzazione e l'implementazione di impianti per le risorse rinnovabili.