trionfo Usa

I Maneskin al Coachella non stanno zitti e buoni: pubblico in fiamme e Putin mandato a quel paese

Damiano e la band regalano 45 minuti di pura energia, prima di lasciare il palco un messaggio per l'Ucraina...e per il leader del Cremlino.

I Maneskin al Coachella non stanno zitti e buoni: pubblico in fiamme e Putin mandato a quel paese
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Ennesimo trionfo per i Maneskin, che hanno infiammato il pubblico del Coachella: tornato live, dopo due anni di stop causa pandemia, a Indio, nella Contea di Riverside, in California. La band romana, omai sempre più lanciata nell'Olimpo internazionale delle rockstar, oltre alla sua musica ha portato sul palco anche il proprio sostegno all'Ucraina, con una frase sputata dal frontman Damiano che non fa sconti: "Free Ukraina, fuck Putin".

Più chiaro di così...

Trionfo dei Maneskin al Coachella

Dal palco di uno dei festival più attesi del panorama musicale mondiale i romani hanno regalato 45 minuti di show energetico, iniziato intorno alle 7.30 ora italiana.

 

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La performance è iniziata con Zitti e buoni, il brano con cui i Maneskin hanno trionfato al Festival di Sanremo e all'Eurovision Song Contest. E poi In nome del padre, Mamma mia, Beggin', I wanna be your dog, I wanna be your slave di cui hanno inciso una nuova versione con Iggy Pop. In chiusura, We're gonna dance on gasoline, il brano con cui il gruppo ha aderito alla campagna del Global Citizen.

I MANESKIN AL COACHELLA:

"I Maneskin hanno eseguito una canzone dedicata all'Ucraina - si legge su Ukraine now - Il 17 aprile la band italiana ha chiuso la sua esibizione al Festival di Coachella con un nuovo brano Gasoline. In un altro post si sottolinea che "la band italiana Maneskin ha rifiutato un tour in Russia in solidarietà con l'Ucraina".

L'affronto a Putin

A chiarire, senza sconti, e in via definitiva l'orientamento del gruppo rispetto al conflitto in corso la frase tutt'altro che edulcorata del cantante: "Free Ukrain, fuck Putin", gridata dopo aver citato il discorso di Charlie Chaplin da Il grande dittatore.

I musicisti hanno quindi preso congedo tra l'entusiasmo incontenibile del pubblico, rimasto sedotto dalla loro performance.

IL "F**K PUTIN" DI DAMIANO:

Le polemiche

Ma, come sempre, non sono mancate le polemiche. Sui social diversi cittadini italiani, evidentemente dalla parte del leader del Cremlino, hanno criticato ferocemente la presa di posizione politica del gruppo.

Per esempio, tale Actarus Z, (pseudonimo che già la dice lunga), li paragona a "servitori di Satana":

"Forza Putin liberaci da Satana e dai suoi servitori".

Ma, numeri alla mano, la maggioranza degli utenti social promuove la performance.

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