non c'è pace per i rifornimenti

Il decreto con lo sconto sul carburante non piace ai benzinai, che minacciano lo sciopero

Le associazioni di categoria chiedono chiare disposizioni sulle scorte in magazzino, che se fossero vendute a 25 centesimi in meno al litro creerebbero un danno economico enorme.

Il decreto con lo sconto sul carburante non piace ai benzinai, che minacciano lo sciopero
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La benzina scenderà di 25 centesimi al litro per un mese, come da effetto del decreto approvato venerdì 18 marzo 2022 dal Governo, che potrebbe diventare attuativo già nei prossimi giorni (comunque 24 ore dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale). Tutti soddisfatti? Non proprio, perché i benzinai minacciano lo sciopero.

Sconto sui carburanti, i benzinai minacciano lo sciopero

Alla vigilia del decreto le associazioni di categoria dei benzinai lo avevano detto: i carburanti già nei depositi non possono essere commercializzati con lo "sconto" di 25 centesimi al litro senza cagionare un grave danno ai distributori. E ora lo ribadiscono, chiedendo misure al Governo e minacciando lo sciopero.

Assopetroli-Assoenergia ha emesso una nota in proposito:

"Il 21 marzo i carburanti ad accisa assolta, immagazzinati precedentemente in depositi e impianti,  subiranno una fortissima svalutazione rispetto al prezzo di carico. In assenza di correttivi immediati si rischia un danno economico enorme al sistema distributivo".

Senza rassicurazioni da parte del governo, "il settore distributivo si troverà costretto suo malgrado a una mobilitazione".

Le richieste dei benzinai

L'associazione chiede al Governo di fornire chiare indicazioni  affinché le imprese non subiscano danni economici enormi, citando il fatto che   il premier Mario Draghi ha parlato del rischio da evitare della svalutazione del gas nei magazzini, senza citare invece la benzina:

"La stessa esigenza ha il comparto dei carburanti che chiede con grande forza la medesima attenzione e salvaguardia economica. Occorre identificare immediatamente meccanismi compensativi a favore della distribuzione di carburanti ad accisa già assolta, per evitare che il taglio di accisa danneggi il settore distributivo in misura che non è possibile in alcun modo sostenere".

"Operativamente, dunque, si esorta il Governo a fornire chiare indicazioni affinché gli esercenti dei depositi commerciali e della Rete dei distributori stradali possano notificare ad Adm l'inventario delle merci al momento di inizio e fine del nuovo periodo d'imposta. E soprattutto si chiede immediata rassicurazione che le imprese incise saranno tenute indenni dall'ingente perdita inventariale che, allo stato, rischiano di subire".

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