Tra Milano e la Svizzera

L'incubo di un 18enne: gli hanno promesso un lavoro, poi lo hanno sequestrato e obbligato a prostituirsi

Sono stati arrestati un uomo e una donna, cittadini romeni di 25 anni, per sfruttamento della prostituzione in concorso. Indagini anche su un connazionale 30enne.

L'incubo di un 18enne: gli hanno promesso un lavoro, poi lo hanno sequestrato e obbligato a prostituirsi
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Attirato nella trappola di un'offerta di lavoro, un giovane di 18 anni è stato sequestrato da due aguzzini che lo hanno poi costretto a prostituirsi. Se il neomaggiorenne non fosse riuscito ad allertare la madre, il suo incubo sarebbe proseguito. I Carabinieri hanno tratto in arresto due 25enni, un uomo e una donna di origine rumena, accusati di sfruttamento della prostituzione in concorso. Si sta indagando, al momento, anche su un 30enne loro connazionale.

L'incubo di un 18enne: sequestrato e obbligato a prostituirsi

Una triste vicenda di sfruttamento e prostituzione. Come raccontato da Prima Milano,sono stati arrestati due 25enni, un uomo e una donna di origini rumene, che avevano sequestrato e costretto a prostituirsi un 18enne. Nel pomeriggio di lunedì scorso, 7 marzo 2022, la Centrale Operativa della Questura di Milano ha ricevuto una segnalazione dalla Polizia romena: una donna 45enne romena segnalava il sequestro di suo figlio, di soli 18 anni, che l'aveva allertata dicendo che si trovava in una struttura ricettiva in via Zuretti a Milano. Gli agenti del Commissariato Greco Turro di Milano sono intervenuti e, una volta entrati nella struttura ricettiva indicata dai colleghi rumeni, hanno individuato una camera dalla quale si sentivano i rantoli di una persona in difficoltà.

L'arrivo dei poliziotti

La porta della camera è stata aperta da uno dei due 25enne che, alla vista dei poliziotti, ha avuto un comportamento alterato e nervoso mentre alle sue spalle la vittima faceva un cenno per segnalare l'uomo agli agenti prima di nascondersi in camera. All'interno della stanza, oltra alla vittima e all'uomo che ha aperto la porta, i poliziotti hanno trovato la moglie 25enne di quest'ultimo e un altro cittadino romeno di 30 anni, oltre a numerosi preservativi non inscatolati e denaro in contanti.

L'incubo del 18enne

Il 18enne ha attirato l'attenzione dei poliziotti mostrando delle escoriazioni che si era procurato in un momento di sconforto per potersi, in qualche modo, liberare. Gli agenti milanesi, grazie alla testimonianza della giovane vittima, sono riusciti a ricostruire la storia: tutto era iniziato a gennaio quando, mentre viveva in Romania, era stato contattato dai tre che gli avevano proposto di lavorare in un centro massaggi in Svizzera. Il 22 gennaio scorso, giunto all'aeroporto di Basilea, il giovane era stato accompagnato da due cittadini albanesi in un appartamento, e, dopo avergli sottratto i documenti personali, era stato costretto a prostituirsi e a consegnare loro tutti i  proventi dell'attività.

I primi giorni di marzo i due aguzzini e la vittima erano arrivati a Milano venendo raggiunti anche dal 30enne proveniente dalla Romania, avevano prenotato una camera in una struttura ricettiva consegnando al 18enne un cellulare con una sim abilitata solo a ricevere le chiamate degli appuntamenti. Sconcertato e impaurito dalle ripercussioni, il ragazzino aveva però trovato la forza di reagire riuscendo a collegarsi ad una linea wifi cittadina libera e a lanciare l'allarme alla madre in Romania, grazie alla quale erano stati allertati i soccorsi.

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