Dove costa meno la benzina? Ecco il modo per scoprirlo (e risparmiare qualche euro)

Non ci sono soltanto l'inflazione e le bollette alle stelle a preoccupare gli italiani. Anche la benzina ha raggiunto livelli stratosferici e l'innalzamento dei prezzi (purtroppo) sembra non essere destinato a frenare a breve. Basti pensare che sia la "verde" sia il diesel hanno largamente superato i due euro al litro (e il secondo costa più della prima).  Ma c'è uno strumento che ci può aiutare a risparmiare qualche euro spiegandoci dove costa meno fare benzina, aiutandoci a risparmiare qualche euro.

Dove costa meno fare benzina?

Dall’inizio del 2022 benzina e gasolio sono rincarati in maniera costante e il trend sembra destinato a salire. Per non parlare del metano, che è praticamente raddoppiato, e del Gpl.

Ma, volenti o nolenti, la macchina la dobbiamo usare. E dunque, al di là di qualche piccolo accorgimento per consumare di meno, è utile sapere dove possiamo risparmiare qualche euro. E per farlo ci viene in aiuto il Ministero dello Sviluppo Economico, che ha predisposto un sito ad hoc (Osservaprezzi carburanti)  che permette di consultare in tempo reale i prezzi di vendita dei carburanti praticati negli impianti di distribuzione situati nel territorio nazionale, così come comunicati dai gestori degli stessi  punti di vendita settimanalmente o nei casi di aumenti infrasettimanali.

Come funziona

Il funzionamento del sito è semplicissimo. Basta cercare nei menù a "tendina" la propria regione e poi indicare provincia e Comune per poi vedere comparire sulla mappa tutti i distributori di benzina del territorio. Cliccandoci sopra possiamo trovare i prezzi aggiornati all'ultima rilevazione. E dunque calcolare dove ci conviene andare a fare rifornimento. Il sito è molto rapido e intuitivo, e "investendo" qualche minuto di tempo si può risparmiare qualche euro, che di questi tempi non fa certo male...

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La mappa dei prezzi del carburante in provincia di Varese

Quali le prospettive future a medio termine?

In un anno siamo rimbalzati dai minimi storici determinati dal lockdown (mediamente in Italia 1,489 euro a litro per la benzina e 1,361 euro per il gasolio, ndr) a un picco che non vedevamo da una decina di anni. Il prezzo al barile del resto è più che raddoppiato, da 40 a 90 dollari. Da che cosa dipende? Un po' ovunque si sono registrati rincari su materie prime, dal ferro al grano, che sembrano più frutto di speculazione che di una reale ripresa dell’economia e dei consumi. Il carburante venduto alle pompe italiane è per il 90% prodotto di raffinazione in Italia. E non dobbiamo dimenticarci che a comporre il nostro prezzo finale al litro concorrono soprattutto le accise e l’Iva, che concorrono per una percentuale superiore al 50% sulla spesa finale.

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Il rincaro del carburante contribuisce poi a quello di altri prodotti di consumo...

Il rincaro dei prezzi del carburante si riflette poi automaticamente su tutto il resto. Se trasportare le proprie merci costa di più, il commerciante (dal più piccolo al più grande) sarà costretto in qualche modo ad aumentare i prezzi. E dunque il consumatore - che già avrà pagato di più la benzina - sarà doppiamente "bastonato".

E pur vero che in molti hanno ridotto gli spostamenti, grazie al massiccio ricorso allo smart working, ma chi si muove come nell'epoca pre-pandemia ha visto decisamente incrementare le proprie spese...