Le "mazzate" del Covid, urgente la proroga di prestiti e mutui a imprese e famiglie
Allo stato attuale appare un miraggio poter restituire le somme ricevute come sostegno nella fase più drammatica della pandemia.
Non solo l'emergenza sanitaria. Le "mazzate" del Covid lasciano il segno anche in economico: urgente la proroga di prestiti e mutui a imprese e famiglie.
Si tratta di una "partita" di circa 70 miliardi di debiti che imprese (circa 700mila di tutti settori) e famiglie hanno accumulato in questi questi due anni segnati dalla pandemia.
Covid, allarme rosso sul salvadanaio di famiglie e imprese
L'allarme rosso è stato lanciato nelle scorse ore da Francesco Cacciola, presidente dall'Ond (Osservatorio nazionale sul debito con banche e finanziarie) durante un tavolo di lavoro con il Centro studi sulla crisi economica delle famiglie italiane.
Una fotografia post Covid (almeno per quanto riguarda il passaggio dalla fase sanitaria più emergenziale e la ripresa delle attività) che si presenta decisamente pesante e a tinte cupe per numerose imprese e famiglie, come sottolineato dagli organizzatori guardando alla difficoltà di "rientrare" dai prestiti delle banche:
"Sono circa 700mila le aziende che hanno usufruito delle sospensioni delle rate dei prestiti bancari grazie alle misure adottate in seguito all'emergenza. La stragrande maggioranza delle Piccole medie imprese non si è ancora gettata la crisi alle spalle. Se vogliamo evitare una 'pandemia economica' che non lascerebbe scampo, è indispensabile proseguire sulla strada dei sostegni"
Covid, la dura ripresa
Del resto, delle misure di sostegno hanno beneficiato in questo lungo periodo pandemico artigiani, commercianti e ristoratori.
Dopo discreti segnali di ripresa, la quarta ondata Covid legata alla variante Omicron ha però inquadrato come un miraggio la completa ed effettiva ripartenza e così, allo stato attuale, restituire le somme che a molti erano state prestate, diventa impossibile
L'ulteriore mazzata dei rincari delle bollette
Nella fattispecie, sotto la lente ci sono circa 44 miliardi di euro da restituire. Una somma che in realtà è destinata ad aumentare con la ripresa delle procedure esecutive e che soprattutto vedrà "allargarsi" sommando gli aumenti dei costi energetici che con i primi mesi del nuovo anno peseranno su imprese e famiglie.
Per tante di loro, si paventa il rischio di scegliere tra la rata del mutuo e le bollette da pagare.
Del resto, quello dei sostegni alle attività è un tema che resta di stretta attualità nell'agenda del Governo, così come il tema del caro bollette, oggetto di un confronto tra associazioni di categoria di industriali, artigiani e Ministero dello Sviluppo e poi all'interno dello stesso Governo tra il premier Draghi e i ministri Giorgetti, Franco e Cingolani.
La richiesta di una proroga
Ecco perché le associazioni che seguono imprese e famiglie chiedono una proroga "nuda e cruda" di almeno due anni per evitare la beffa di moratorie che verrebbe a concretizzarsi attraverso l'aumento dell'inflazione, i tassi d'interesse, la riduzione dei consumi, l'aumento del consto delle materie prime e appunto i maxi rincari delle bollette.