sistema meno rigido?

Colori regioni e differenza fra malati e positivi: si va verso una revisione

Speranza apre a un tavolo con le Regioni. Costa, Sileri e Locatelli in coro: "Giusto riconsiderare le cose alla luce della situazione attuale".

Colori regioni e differenza fra malati e positivi: si va verso una revisione
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Il bollettino dei contagi per il momento non sarà cambiato, ma qualche modifica potrebbe arrivare nelle prossime settimane. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha infatti "aperto" al confronto con le Regioni per cambiare qualche regola, sia dal punto di vista della colorazione delle Regioni sia sulla distinzione tra positivi sintomatici e asintomatici.

Verso la revisione del sistema dei colori delle Regioni

Alla base della richiesta delle Regioni due motivazioni principali: l'avanzato stato della campagna vaccinale e la minore pericolosità (a livello di ospedalizzazioni e decessi) della variante Omicron, che oramai è decisamente prevalente (l'ultimo report parlava dell'81%). Due fattori che fanno pensare a una possibile gestione endemica del virus, che dovrebbe aver raggiunto in questi giorni il suo picco. A fronte di una possibile discesa dei contagi, dunque, si pensa a sistemi meno rigidi di gestione.

Ad aprire  è stato anche il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri:

"Le regole vanno modificate e alleggerite presto.  Sono d'accordo sulla necessità della revisione delle regole che potrà essere fatta nei prossimi giorni, forse entro un paio di settimane, con una distinzione tra coloro che sono positivi al virus e i malati. Perché chi è positivo senza sintomi, non si può tecnicamente considerare malato. Questo ce lo consente la variante che circola oggi".

A fargli eco anche il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli:

"Il sistema di colorazione delle regioni è stato elaborato dalla Salute in epoca diversa.  Che si possa arrivare a una riconsiderazione è nella logica delle cose".

Costa: "Stop a restrizioni per gli asintomatici"

Uno dei temi sul tavolo è la gestione degli asintomatici vaccinati. E' giusto - ci si domanda - che chi non ha sintomi ed è coperto da tre dosi di vaccino debba seguire le stesse regole degli altri (anche se - per dirla tutta - qualche "vantaggio" c'è).

Un tema su cui è tornato il sottosegretario Andrea Costa, che in un'intervista al Giornale ha parlato di possibili semplificazioni: in particolare stop alle quarantene per gli asintomatici vaccinati e alla chiusura delle scuole anche nei Comuni in zona rossa.

"Per tutti coloro che hanno rispettato in maniera fedele restrizioni e regole dobbiamo offrire uno scenario diverso".

Modifiche anche sulla capienza dei trasporti

Tra le richieste dei governatori c'è anche la modifica della capienza dei mezzi di trasporto. Attualmente in zona arancione è possibile utilizzarli al 50%, ma le scuole in presenza e il minor impiego dello smart working rendono di fatto impossibile riempire i mezzi solo a metà. E così le Regioni chiedono di alzare la soglia all'80%.

 

 

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