Protocollo Covid per gli sport di squadra: stop solo con il 35% di positivi
Il Comitato tecnico scientifico ha dato il via libera al documento che consentirà di proseguire la pratica agonistica. Ma non mancano le perplessità.
Sport di squadra, ecco il protocollo anti Covid. Il Comitato tecnico scientifico (Cts) ha dato semaforo verde alle "regole" per quanto riguarda l'attività degli sport di squadra che in queste settimane stanno fronteggiando la crescita dei contagi Covid. Ora manca soltanto la pubblicazione ufficiale del Ministero della Salute.
LEGGI ANCHE: Quando si può tornare a fare sport dopo il Covid
Covid: verso il nuovo protocollo per gli sport di squadra
L'esigenza di arrivare alla stesura di un documento con regole precise per garantire il proseguo in sicurezza delle attività e dei campionati è sopraggiunta in queste ultime settimane a cavallo tra la fine dell'anno e l'inizio del 2022 a fronte dell'impennata di contagi e positività dovuti alla variante Omicron.
Impennata di contagi che stanno condizionando il campionato di calcio di Serie A, il campionato di pallacanestro, di pallavolo e l'Eurolega di basket con molte partite posticipate sul calendario. Ma anche con tante incertezze e querelle legati al ruolo delle Asl circa la cancellazione delle partite a causa delle positività.
A fronte dello spauracchio di ricorsi al Tar e incertezze su regolarità dei campionati, classifiche, piazzamenti e retrocessioni, ecco allora l'esigenza di un documento ufficiale a mettere chiarezza.
Il provvedimento, stop alle squadre con il 35% di atleti positivi
In un vertice che ha visto la partecipazione di Governo, Regioni, Coni (e Lega di Seria A) è stato decretato il blocco dell'intera squadra solo se il numero di positivi è superiore al 35% dei componenti del gruppo di atleti. Il documento prevede poi per la sorveglianza l’utilizzo di tamponi antigenici e/o molecolari.
Ma non solo. Altro aspetto importante è l'isolamento per i positivi e test continui per 5 giorni per i contatti ad alto rischio, con obbligo di indossare la FFP2se non si effettua attività sportiva, indipendentemente dallo stato vaccinale.
Sport squadra, protocollo Covid: le disposizioni prima delle partite
Prima dello svolgimento delle partite (quattro ore prima) il Cts ha previsto che vengano effettuati test antigenici che devono evidentemente dare esito negativo.
Il protocollo redatto dal Cts è stato salutato con soddisfazione da Governo, Regioni e Coni. E in modo particolare dalla Federazione italiana gioco calcio e dalla Lega di serie A.
Protocollo Cts, le preoccupazioni
E' evidente però che se il protocollo di fatto risulta soddisfacente per gli sport più professionistici e le discipline più ricche (calcio e i top team della pallacanestro), qualche perplessità è emersa però dalle discipline "minori".
In particolare, non soltanto per quanto concerne le attività dei campionati professionistici nazionali, ma più che altro per quanto concerne lo svolgimento dell'attività e il rispetto del protocollo "declinato" nei vari campionati giovanili territoriali, regionali e provinciali.
Una preoccupazione che in questo senso è stata evidenziata in particolar modo dalla Federvolley che attende di capire se il protocollo del Cts sarà valido per tutta l'attività sportiva agonistica.