Corsa contro Omicron, Rasi: "L'Italia rischia l'arancione"
L'allarme: "Rischiamo di sapere tardi la portata dell'andamento del virus, ritardando decisioni importanti".
Una corsa contro il tempo per fronteggiare l'avanzata della variante Omicron, che sta portando l'Italia in zona arancione. Ne è convinto Guido Rasi, consulente del commissario straordinario per l'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo, preoccupato soprattutto dall'incremento dell'occupazione dei posti negli ospedali. E in settimana sono attese misure ancora più stringenti.
Italia verso la zona arancione
Rasi è stato piuttosto esplicito. Intervenendo alla trasmissione "Mezz'ora in più", ha prefigurato uno scenario complesso per le festività natalizie:
"Continua ad aumentare l'occupazione dei posti in ospedale, temo che ci si stia avvicinando alla zona arancione. E' fondamentale dunque fare subito le terze dosi. I vaccini ci sono e la campagna sta procedendo bene ma è una corsa contro il tempo".
A preoccupare, come detto, è soprattutto la variante Omicron, sulla quale però al momento i dati non sono molti. Per questo è necessario accelerare studi e analisi.
"Speriamo che il sequenziamento del virus aumenti in modo sostanziale: solo questa attività ci dice esattamente quale tipo di variante abbiamo di fronte. Tuttavia, soltanto 70 laboratori contribuiscono alla piattaforma che l'Istituto superiore di sanità ha messo a disposizione e 70 laboratori per 60 milioni di italiani sono pochi. Si raccolgono pochi dati e lentamente. Rischiamo di sapere tardi la portata dell'andamento del virus, ritardando decisioni importanti".
Una settimana chiave
Intanto si apre un'altra settimana chiave per quanto riguarda le misure di contenimento della pandemia. Il Governo sta ragionando su nuove restrizioni, ma una decisione sarà presa soltanto giovedì 23 dicembre 2021 quando si terrà la cabina di regia convocata dal premier Mario Draghi. Le decisioni saranno prese in base agli esiti di una flash survey che si svolgerà oggi, lunedì 20 dicembre, proprio sulla variante Omicron, che come ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza potrebbe dare qualche dato in più:
"Nessuna decisione è stata assunta, ci sarà flash survey domani e solo giovedi sulla base dei dati faremo la nostra valutazione. C'è un elemento di preoccupazione da parte del governo, ci stiamo confrontando e valuteremo le soluzioni possibili. Oggi l'Italia è il paese in Ue che ha l'obbligo vaccinale più esteso per varie categorie. Dopo di che verificheremo i dati epidemiologici e anche la portata della variante Omicron. Le misure che sceglieremo saranno sempre ponderate rispetto alla situazione".
Sul tavolo ci sono più ipotesi: dall'estensione dell'obbligo vaccinale a nuove categorie di lavoratori (soprattutto quelli più esposti al pubblico), alla possibilità di richiedere un tampone anche ai vaccinati per i grandi eventi, sino alla riduzione della durata del Green pass.
La circolare alle Regioni
L'Esecutivo si affida anche agli enti locali. Per questo motivo ha inviato una circolare alle Regioni in cui chiede la tempestiva attivazione a livello locale di tutte le misure organizzative per fronteggiare un eventuale incremento anche sostenuto della domanda di assistenza sanitaria. Da parte loro i governatori - che si incontreranno in giornata - sono intenzionati a chiedere un supporto dal punto di vista del personale, per aumentare la forza lavoro per il tracciamento, necessario per capire di più su Omicron e su come potrà incidere sulle prossime settimane.
Sì, è davvero una corsa contro il tempo...