Positiva al Covid la questurina No Vax sospesa
La notizia della positività a due mesi dalla partecipazione sul palco della manifestazione No Green Pass di piazza San Giovanni a Roma.
Era finita nell'occhio del ciclone dopo essersi presentata sul palco della manifestazione dei no Green pass a San Giovanni a Roma, una partecipazione che le era costata la sospensione dal dipartimento di Pubblica sicurezza. Nunzia Alessandra Schilirò, vicequestore di Roma, tramite il suo profilo Facebook ha dato ora notizia della sua positività al Covid-19:
"Io e mio marito oggi abbiamo ricevuto il risultato del tampone e, come avevamo immaginato dai sintomi, abbiamo preso il Covid".
Vicequestore No Vax: dopo la sospensione, positiva al Covid-19
Dopo la sospensione dal dipartimento di Pubblica sicurezza, la vicequestore No Vax Nunzia Alessandra Schilirò è risultata positiva al Covid-19. La poliziotta, raggiunta dal provvedimento disciplinare dopo la sua partecipazione sul palco della manifestazione No Green Pass in piazza San Giovanni a Roma di sabato 25 settembre 2021, ha reso nota la notizia della sua positività tramite il suo profilo Facebook:
"Carissimi amici, pur non ritenendo quello che sto per dirvi una notizia ma, temendo strumentalizzazioni, mi pare giusto informarvi che io e mio marito oggi abbiamo ricevuto il risultato del tampone e, come avevamo immaginato dai sintomi, abbiamo preso il Covid.
La vicequestore romana, dando spiegazioni su come abbia contratto il virus, non nega tutte le sue certezze contro il vaccino anti-Covid:
Non sappiamo dove né quando, né chi dei due lo abbia contratto prima. Adesso stiamo abbastanza bene e, appena sarò guarita e non pericolosa per la comunità, riprenderò la mia battaglia per vedere rispettate la dichiarazione universale dei diritti umani, le norme europee, la Costituzione e, ancor prima, la libertà".
La poliziotta colpita dalla sospensione afferma poi che, secondo la sua personale esperienza, le terapie possono rappresentare un modo per trasformare una malattia da tragedia in situazione totalmente affrontabile:
"Dall’esperienza ho imparato che le terapie, se la persona colpita da Covid è in salute, possono essere un’arma per tramutare una malattia che può essere tragica in una situazione totalmente affrontabile. Non parlo di medicina perché non sono un medico né uno scienziato, però insisto nel voler parlare di diritto. Io sono una giurista e sono certa che il diritto non possa essere cancellato per una cura. Sarebbe una deriva pericolosa".
Nonostante la positività al Covid-19, quindi, non arretrerà nelle sue convinzioni:
"Ora nessuno potrà dire che non ho conosciuto il Covid. Certamente qualcuno dirà che sono stata fortunata, che l’ho preso in forma leggera ma, dopo la mia malattia, ho ancora più voglia di ribadire con forza il mio diritto di esprimere le mie opinioni. Questa è la storia di tutta la mia vita, come donna e come poliziotta. Agli esperti di medicina ricordo che la scienza è dubbio e che la legge è certezza. Agli esperti di medicina chiedo di trovare soluzioni e non dogmi".
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