Mattarella non vuole il bis e lo fa capire a chiare lettere
Perde sempre più consistenza l'ipotesi dell'esperienza di Napolitano. E così riparte il "totosuccessore".
Il "Mattarella bis" si allontana, tra citazioni e la ricerca (pare ormai ultimata) di una nuova casa. Sempre meno probabile un proseguimento, anche ad interim, del mandato. Il presidente della Repubblica ha citato Leone e si prepara a lasciare il Quirinale.
Mattarella, Leone e un nuovo inquilino per il Quirinale
Salvo clamorosi stravolgimenti e ripensamenti, il Quirinale avrà a breve un nuovo "inquilino" come del resto previsto dalla durata di sette anni anni del suo mandato. Nonostante più di qualche pressione politica figlia oltre che della stima per l'uomo e la sua altissima caratura anche di uno scenario di Governo ancora tutto da scrivere, non ci sarà un "bis" a tempo come era accaduto con il mandato di Giorgio Napolitano. Dunque Sergio Mattarella si prepara a una "nuova vita" lontana dal Colle.
Ultime settimane da presidente della Repubblica
Il Capo dello Stato ha ribadito questa sua intenzione anche ieri in occasione delle commemorazioni dell'ex presidente della Repubblica Giovanni Leone (Capo dello Stato dal 1971 al 1978). E ironia del destino, Mattarella nel ventennale della morte ha citato proprio l'esperienza che ha interessato anni fa Leone che a suo tempo spese parole per la "non rieleggibilità del presidente della Repubblica". Una tesi sostenuta poi anche da Antonio Segni.
Una citazione che sembra chiudere definitivamente una partita che soprattutto alcuni rappresentanti del Centrosinistra avevano cercato di tenere aperta e riportare d'attualità.
Anche perché, alcune indiscrezioni delle scorse settimane, sembrano aver trovato conferma anche in queste ultime ore. Mattarella (già pizzicato qualche domenica fa a visionare alcune case), avrebbe trovato una nuova dimora a Roma dove intende stabilirsi definitivamente. Addirittura il presidente avrebbe firmato nelle scorse ore il contratto di locazione dell'immobile sito tra il quartiere Parioli e il quartiere Salario Trieste.
Mattarella, il toto-nome per il successore
Il discorso di ieri di Mattarella di fatto riaprirà il toto-nome legato al suo successore. A inizio settimana, Matteo Salvini in Tv a Rete4 da Nicola Porro ha glissato sull'argomento prendendo tempo ed evidenziando altre priorità (leggasi i temi della Manovra di Bilancio) più immediate per l'Italia. Più o meno la stessa posizione di Giorgia Meloni che però ha ribadito ancora una volta come l'opzione Draghi (ancor oggi la più gettonata) per Fratelli d'Italia sia valida solo se si andrà al voto per le Politiche.
Maurizio Gasparri di Forza Italia ieri a La7 ha invece indicato ancora una volta il nome di Silvio Berlusconi osservando serafico: "E' un nome che non bisognerebbe fare per non bruciare la sua candidatura. Ma il suo nome inevitabilmente gira e allora non possiamo che dire che per noi la candidatura ideale a nuovo presidente della Repubblica è la sua".