Decreto Trasporti: non solo monopattini, stop alla pubblicità sessista sulle strade
Ma Fratelli d'Italia insorge: "E' un Ddl Zan mascherato".
Il Decreto Infrastrutture e Trasporti passa in Parlamento, tra modifiche sui monopattini e accuse dell'opposizione: "E' un Ddl Zan mascherato". Sono 190 i voti a favore contro i 34 contrari.
Decreto Trasporti: stretta (ma non troppo) sui monopattini
Uno degli argomenti più "caldi" era la questione monopattini. Da tempo al centro delle polemiche legate alla sicurezza, sui velocipedi è stata approvata una stretta, anche se gli "integralisti" si aspettavano forse qualcosa di più. Non ci sono infatti l'obbligo di assicurazione e di casco per tutti (ma solo per i minorenni). Ma cosa cambia dunque? Sarà vietata la sosta sui marciapiedi e saranno realizzate zone di sosta dedicate, la velocità massima passa da 25 a 20 chilometri orari e il mezzo truccato sarà confiscato. È previsto anche l’obbligo di un segnalatore acustico e, a partire dall'1 luglio 2022, delle frecce e di indicatori di freno su entrambe le ruote. Per il resto il Governo si riserva di intervenire più avanti.
Gli stalli rosa e per disabili
Incrementano gli spazi a disposizione delle donne in gravidanza e dei genitori con figli fino a due anni - i famosi stalli rosa - e la sosta sulle strisce blu sarà gratuita per i disabili nel caso in cui i parcheggi dedicati siano occupati. Le multe per la sosta selvaggia in questi spazi saranno incrementate.
Mobilità sostenibile
Prevista una graduale limitazione alla circolazione dei vecchi mezzi più inquinanti adibiti al trasporto pubblico locale e alimentati a benzina e gasolio. Sarà inoltree modificata la disciplina per il riconoscimento dei contributi, previsti per chi installa i kit di riqualificazione elettrica su veicoli originariamente immatricolati con motore termico.
Codice della strada
Aumentano le sanzioni per chi usa il telefonino e per chi getta oggetti dal veicolo in movimento. Si inaspriscono invece le sanzioni per i principianti che guidano senza istruttore e viene introdotta la responsabilità del conducente del ciclomotore o del motoveicolo per il mancato utilizzo del casco da parte di chi viene trasportato indipendentemente dall’età.
No alla pubblicità sessista
Uno dei punti più discussi è quello che vieta sulle strade e sui veicoli qualsiasi forma di pubblicità il cui contenuto proponga messaggi sessisti o violenti o stereotipi di genere offensivi o messaggi lesivi del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili e politici, del credo religioso o dell'appartenenza etnica oppure discriminatori con riferimento all'orientamento sessuale, all'identità di genere o alle abilità fisiche e psichiche.
Un passaggio che ha scatenato la protesta di Fratelli d'Italia che ha parlato di Ddl Zan mascherato.
"Il governo e la maggioranza, stanno reintroducendo furbescamente nel decreto Infrastrutture, sul quale l'Esecutivo ha posto la fiducia, alcuni elementi della legge Zan contro l'omofobia, bocciata la scorsa settimana dall'aula di palazzo Madama".